VINCENT SAFRAT –
Ha portato libri, con tanto di furgoncini, nella metà delle scuole francesi. A prezzi super popolari, con l’obiettivo ostinato e preciso di avvicinare i più poveri alla lettura. Dalla saggistica alla letteratura. E così Vincent Safrat continua a girare il Paese, tutti i giorni, per consegnare e vendere libri a scolari dai 3 ai 12 anni, specie quelli delle banlieus. Costano 80 centesimi l’uno, e l’anno scorso ne sono stati venduti due milione e mezzo di esemplari.
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EDITORIA POPOLARE –
Safrat in Francia è considerato un eroe civile, e nel mondo dell’educazione scolastica lo chiamano “l’editore dei poveri”. Figlio di una sarto e di una segretaria, si appassiona subito all’attività di editore e chiede alla case editrici francesi di svendergli casse di libri destinati al macero. Poi, qualche anno fa, si organizza fondando l’organizzazione Lire c’est partir, Leggere è partire.E Safrat parte alla ricerca del suo pubblico. Incontra i presidi delle scuole, i famosi ispettori francesi che girano gli istituti per valutarli, le associazioni sul territorio, i gruppi con le famiglie, i docenti, e gli alunni. A tutti propone la sua iniziativa, e oggi ha un catalogo con 500 autori e stampa 30 nuovi titoli all’anno.
Intanto i furgoncini sono diventati cinque, l’associazione di Safrat ha 13 dipendenti, tutti con uno stipendio di 1.600 euro al mese, e ciascun autore incassa per il suo libro 1.500 euro. Dice Safrat: «Il libro, per me, è una forma di lotta, di emancipazione dal disagio, dalla povertà e dalla diversità». Ma a ben guardare la sua attività altro non è che quello che dovrebbe fare un ministero della Cultura impegnato a diffondere libri e lettura.