Trento: il modulo energetico progettato dagli studenti

Prosegue a pieno regime la seconda edizione del Progetto Nautica, l’importante workshop itinerante volto a promuovere l’edilizia sostenibile e l’innovazione tecnologica tra gli studenti delle scuole superiori e le competenze delle Università. Si è svolto ieri il secondo incontro che ha visto protagonisti presso l’Università di Trento i cinquanta studenti coinvolti nel progetto. Si tratta […]

Prosegue a pieno regime la seconda edizione del Progetto Nautica, l’importante workshop itinerante volto a promuovere l’edilizia sostenibile e l’innovazione tecnologica tra gli studenti delle scuole superiori e le competenze delle Università. Si è svolto ieri il secondo incontro che ha visto protagonisti presso l’Università di Trento i cinquanta studenti coinvolti nel progetto.

Si tratta dell’iniziativa lanciata da Habitech, Distretto Tecnologico Trentino, che prevede la realizzazione entro un anno, di un modulo edilizio energetico, costruito interamente in legno e certificato secondo i parametri ARCA (ARchitettura Comfort Ambiente, il primo esempio in Italia di certificazione ideata appositamente per l’edilizia in legno); progettato e realizzato dagli stessi studenti, l’edificio sarà costruito in scala 1 a 1 e dovrà essere alimentato esclusivamente da energie rinnovabili fornite da pannelli fotovoltaici, solare termico e collettori di acqua piovana, con lo scopo di eliminare completamente la dipendenza da combustibili fossili sia per la fornitura di elettricità che di calore.

Lo scopo del progetto è duplice: in primo luogo il trasferimento di competenze e formazione a coloro che rappresenteranno a tutti gli effetti il futuro del settore delle costruzioni, ovvero gli studenti; in secondo luogo il Progetto Nauta permette la sperimentazione in scala reale di tecnologie innovative elaborate dalle Università ed applicabili ad involucri edilizi in legno dotati di elevate prestazioni.

Dopo un primo incontro teorico, svoltosi alla fine dello scorso anno, gli studenti sono stati chiamati ad approfondire il tema della certificazione ARCA, per trasferire le competenze apprese durante i seminari alla realtà, elaborando i progetti esecutivi ed i plastici del modulo che, alla fine dell’anno, verrà costruito a Trento

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