Treni superveloci, rischi per il David

E’ il terzo sos lanciato contro il tunnel sotterraneo dell’alta velocità che, secondo i progetti, attraverserà presto Firenze. Ma stavolta l’allarme ha un dato in più: i nuovi treni da 360 chilometri orari appena annunciati da Ferrovie aumentano il rischio per l’ambiente perché producono più vibrazioni. A lanciarlo, dopo aver dimostrato che le vibrazioni dei […]

E’ il terzo sos lanciato contro il tunnel sotterraneo dell’alta velocità che, secondo i progetti, attraverserà presto Firenze. Ma stavolta l’allarme ha un dato in più: i nuovi treni da 360 chilometri orari appena annunciati da Ferrovie aumentano il rischio per l’ambiente perché producono più vibrazioni. A lanciarlo, dopo aver dimostrato che le vibrazioni dei treni avrebbero messo in pericolo palazzi, monumenti e persino il David di Michelangelo, è l’ architetto Fernando De Simone, già allievo di Carlo Ludovico Ragghianti e specialista in trasporti e costruzioni sotterranee. Adesso l’esperto cita alcune dichiarazioni dell’ad delle Ferrovie Moretti sull’acquisto di un nuovo treno che raggiungerà i 360 chilometri (sugli attuali binari della Tav) orari riducendo ancora di più i tempi di percorrenza, a volte biblici, delle ferrovie italiche. «A Firenze il nuovo supertreno sfreccerà nei sette chilometri sotterranei che attraverseranno il centro – spiega De Simone – a 600 metri dall’Accademia dove è custodito il David già afflitto da microfessure alle caviglie, e accanto a palazzi e altri tesori.

FORTI VIBRAZIONI – Il problema è che la velocità del nuovo locomotore sarà raggiunta sulla vecchia rete costruita per non superare i 300 chilometri orari. Dunque si produrranno ancora più forti vibrazioni. E il pericolo per monumenti, palazzi e per lo stesso David diventerà drammatico». Il precedente allarme dell’architetto De Simone, che aveva proposto il trasferimento del David in un’altra sede antisismica e antivibrazioni, era stato accolto con preoccupazione dagli esperti. Il critico d’arte Achille Bonito Oliva aveva lanciato l’ idea di un «consulto di esperti internazionale», Vittorio Sgarbi aveva proposto di non iniziare i lavori per costruire il tunnel e Cristina Acidini, la sovrintendente del Polo museale fiorentino, aveva chiesto di visionare lo studio di De Simone. Anche perché la Galleria dell’ Accademia è da tempo sotto indagine con esperti che stanno valutando il rischio di sismicità. Adesso la nuova denuncia provoca nuove polemiche e apprensioni.

AGGRESSIONE COSTANTE – I nuovi treni prospettati dall’amministratore delegato Moretti, secondo De Simone, avrebbero dunque un risultato deleterio per Firenze. «Anche perché le inevitabili vibrazioni – spiega De Simone – si sommano ad altri eventi traumatici, come le visite. Ogni 15 minuti il David deve sopportare 4,5 tonnellate di carichi per la presenza di gruppi di 60 visitatori che provocano oscillazioni del pavimento. A queste vanno poi aggiunte le vibrazioni provocate dal traffico. Immaginate che cosa potrebbe accadere quando partiranno i lavori per scavare il tunnel sotterraneo e poi quando i treni cominceranno a sfrecciare velocissimi». Secondo De Simone, la Tav italiana non dovrebbe superare la velocità con la quale sono stati progettati i binari. «In Francia, per esempio, non hanno riadattato i vecchi binari ma li hanno costruiti ex novo – spiega De Simone – e la velocità limite è sempre di almeno sessanta chilometri inferiore alla massima consentita».

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