«L’ordine e la bellezza creano pace, armonia, benessere» per suor Mariella Mascitelli, come ha dichiarato al mensile BenEssere. È una religiosa ma anche un’architetta e in collaborazione con le sue consorelle, suor Maria Josefina Saladdino, ingegnera e suor Maria Agar Loche, artista mosaicista, si occupa della progettazione di nuove chiese ma anche di adeguamenti liturgici e della selezione e sperimentazione di tessuti sostenibili.
Tra i progetti più recenti seguiti dal team ci sono lo sviluppo del complesso parrocchiale dei Santi Angeli Custodi a Francavilla al Mare e alcuni adeguamenti liturgici messi a punto nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. È un tripudio di pennelli, pastelli dai colori vivaci, tessere di mosaici e tessuti preziosi la sede romana della Congregazione delle Pie discepole del Divin Maestro dove le consorelle si dedicano alle loro opere, dall’estetica delle vesti liturgiche alle vetrate fino ai fiori. Un luogo in cui, in ogni angolo, si respira il profumo dell’artigianalità. Anche i fiori hanno un significato liturgico, pertanto devono essere selezionati con cura e non dovrebbero mai addobbare gli altari. Le tre consorelle spesso organizzano anche incontri sugli addobbi floreali, sempre molto seguiti.
E poi i paramenti sacri. Tra i tessuti a cui hanno lavorato suor Mariella Mascitelli, suor Maria Josefina Saladdino e suor Maria Agar Loche vi è anche la casula in tessuto rosso, ricamata con il motivo della conchiglia di San Giacomo, che Papa Francesco aveva indossato lo scorso dicembre nel giorno dell’apertura della Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia. La creazione è stata realizzata dalle suore Pie Discepole del Divin Maestro in collaborazione con il brand Asahi Kasei, leader mondiale nella produzione di fibre tessili. «Conduciamo molte ricerche sugli elementi liturgici, e volevamo creare qualcosa che esprimesse la chiamata alla tutela del pianeta lanciata da Papa Francesco con l’enciclica Laudato Si’ nel 2015» ha spiegato suor Mariella Mascitelli a Il Sole 24 Ore.

Nelle loro creazioni c’è sempre un’attenzione importante all’innovazione e alla sostenibilità con un ampio ricorso a tessuti naturali a partire dal cupro, un materiale a metà tra il cotone e la seta vegetale.
Ha solo 49 anni suor Maria Josefina Saladdino ed è originaria di Catania, anche se è nata in Venezuela (i suoi genitori lavoravano lì). Dopo una laurea conseguita a 27 anni, mentre lavorava nel settore del consolidamento roccioso ha sentito dentro di sé che quella dell’ingegneria poteva continuare ad essere la sua strada ma in una maniera diversa. Così, a 32 anni è entrata in convento, è diventata suora e da allora progetta chiese e ambienti liturgici.
Suor Maria Agar Loche invece, tra le sue opere più importanti vanta il reliquiario preparato per la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati avvenuta lo scorso settembre in Piazza San Pietro.
Del team che si occupa dell’edilizia di culto fa parte anche suor Michelangela Ballan: anche lei è una ingegnera appassionata di tecnologia, sempre alla ricerca di idee e proposte interessanti con cui illuminare chiese e cappelle. Suo il disegno artistico della meravigliosa vetrata che risplende nella Chiesa di San Filippo Neri di Putignano, in Puglia.

Nell’immagine, da sinistra: Suor Mariella Mascitelli, suor Michelangela Ballan e suor Josefina Saladino – (Fonte: Corriere della Sera)
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