SpreK.O. 2016: la III Festa nazionale per la lotta agli sprechi di Cittadinanzattiva (Foto)

Un’occasione e un evento importante durante il quale, si è discusso di sprechi alimentari, sanitari e ambientali e sono state promosse buone pratiche per il riutilizzo di beni e aree abbandonate.

SPREKO CITTADINANZATTIVA –

Si è conclusa qualche giorno fa, SpreK.O., la III Festa nazionale per la lotta agli sprechi promossa da Cittadinanzattiva, svoltasi a Fiuggi dal 26 al 29 maggio, in concomitanza con il V Congresso nazionale dell’organizzazione “Incluso Io”.

Un’occasione e un evento importante che ha visto un’ampia partecipazione di cittadini e associazioni che si occupano di riuso e riciclo e durante il quale, si è discusso di sprechi alimentari, sanitari e ambientali e sono state promosse delle buone pratiche per il riutilizzo di beni e aree abbandonate.

Tanti inoltre i laboratori, i punti informativi, le attività ludiche e gli spettacoli teatrali sul tema degli sprechi che hanno coinvolto i partecipanti.

Per Cittadinanzattiva, lo spreco è una questione trasversale, che si riferisce al modo in cui vengono utilizzati i beni comuni e che si determina tutte le volte in cui se ne fa un uso egoistico e inappropriato: quando, cioè, risorse economiche, ambientali, paesaggistiche, umane vengono mal utilizzate, abbandonate, private di valore e progettualità. In tal senso, per contrastare lo spreco in modo efficace, è fondamentale l’impegno congiunto di tutti gli attori del panorama sociale, istituzioni, imprese, esperti, media, organizzazioni civiche e singoli cittadini.

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SPRECHI ALIMENTARI IN ITALIA –

Tra casa, scuola e ristorante ogni italiano spreca ogni anno 1600 euro in cibo buttato. Lo spreco alimentare si registra in gran quantità anche nelle mense scolastiche: come rivela una indagine svolta nel 2014 da Cittadinanzattiva, i referenti delle mense scolastiche denunciano che lo spreco di cibo si aggira mediamente intorno al 13 per cento. Fra gli alimenti che più di frequente finiscono nella spazzatura, ci sono le verdure, la pasta e il pane: uno spreco enorme che sul nostro sito purtroppo denunciamo ancora troppo spesso.

SPRECO AREE DISMESSE IN ITALIA –

E ancora: una abitazione su dieci in Italia risulta non utilizzata, più di 20mila le aree industriali dismesse in tutta Europa, 1700 le stazioni ferroviarie impresenziate nel nostro Paese. Solo nel Veneto i capannoni industriali sfitti sono circa il 20 per cento del totale. In Toscana, su un totale di 132 case cantoniere, 64 sono state trasferite alla Regione in attesa di una nuova destinazione, a Milano e Provincia l’11 per cento degli uffici, pari ad una superficie di 1,3 milioni di metri quadri, è vuoto. Un patrimonio edilizio che aspetta di essere rivitalizzato. Tra i beni abbandonati vi è di tutto: dalle centrali elettriche ai teatri e ai cinema, dalle biblioteche agli alberghi, dalle ferrovie agli impianti sportivi, ed ancora parcheggi, ospedali, abitazioni, uffici, industrie e capannoni. A questo tema Cittadinanzattiva dedica ampio spazio attraverso il progetto Disponibile!, lanciato due anni proprio in occasione della I edizione di SpreKO, attraverso il quale intende mettere in rete le buone pratiche già attive sul territorio nazionale per il riutilizzo di aree e beni abbandonati.

SPRECHI SANITARI IN ITALIA –

E purtroppo in Italia non vi è solo lo spreco di cibo e aree dismesse: tantissimi anche i macchinari non utilizzati o funzionanti a scarto ridotto, i reparti chiusi anche se appena ristrutturati o sottoutilizzati per mancanza di personale, le attrezzature e i dispositivi non adatti alle esigenze dei pazienti, il personale sanitario costretto a turni di lavoro massacranti o in trasferta con costi aggiuntivi per le aziende sanitarie, la burocrazia costosa e che ostacola il percorso di cura dei pazienti.

I GIOVANI ITALIANI –

Infine, uno degli sprechi maggiori del nostro Paese: i suoi giovani. Sono tanti, e spesso molto qualificati, quelli che vanno all’estero per sfuggire a condizioni di lavoro mortificanti. Le scuole italiane non sono ancora né sicure né belle, il livello di dispersione scolastica rimane elevatissimo specie nel Mezzogiorno. Vi è stato nell’ultimo decennio un calo delle iscrizioni all’università, che ha riguardato soprattutto chi proviene da classi sociali meno avvantaggiate.

LE IMMAGINI DI SPREK.O., LA FESTA PER LA LOTTA AGLI SPRECHI DI CITTADINANZATTIVA:

(Credits foto: Luca Liccione)

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