Dura la vita di alcuni diplomatici britannici. Secondo quanto racconta un articolo del Times di Londra i dipendenti delle ambasciate inglesi che vivono in alcuni luoghi paradisiaci come i quartieri turistici di Copacabana e di Ipanema a Rio de Janeiro oppure nello splendido arcipelago caraibico di Turks e Caigos riceverebbero una sostanziosa indennita’ dal Ministero degli Esteri britannico per i disagi vissuti in questi territori difficili. Luoghi famosi per il turismo e la bella vita sono equiparati dal Foreign Office a territori dove esistono realmente gravi pericoli e profondi disagi. Cio’ ha scatenato l’ironia del quotidiano britannico che ha raccontato ai propri lettori quest’assurda interpretazione della realta’ che costa molto cara ai contribuenti britannici.
INDENNITA’ – Il Times scrive che gli extra economici offerti per il disagio territoriale sono corrisposti non solo ai diplomatici che lavorano in territori martoriati dalla guerra e dal terrorismo come il Pakistan e la Nigeria, ma anche a quelli che vivono in citta’ come Bangkok, Dubai, Buenos Aires e in alcune isole caraibiche. Secondo le stime del quotidiano britannico un diplomatico che vive assieme a sua moglie a Rio de Janiero riceve annualmente circa 2200 sterline extra, mentre il dipendente single si deve accontentare di 1.100 sterline. La stessa somma e’ offerta ai diplomatici che vivono a Istanbul o a Citta’ del Capo, in Sud Africa. Invece i dipendenti costretti a risiedere nella lontana isola di Grand Turk nei Caraibi ricevono la bellezza di 2800 sterline se vivono assieme alla rispettive mogli e di 1400 sterline se invece sono senza famiglia. Naturalmente l’indennita’ per i diplomatici che vivono in Pakistan o in altri luoghi veramente disagiati e’ molto piu’ alta.
DIFESA E IRONIA – Un portavoce del ministero degli Esteri britannico ha dichiarato al Times: “Il Foreign Office paga le indennita’ extra a titolo di risarcimento per coloro che si trovano in luoghi pericolosi e impegnativi. Queste indennita’ sono rivedute periodicamente affinche’ risultino idonee allo scopo. Gillian Merron, ex sottosegretaria agli affari esteri britannici, difende le indennita’: Gli extra sono pagati a tutto il personale che vive in posti pericolosi, difficili o isolati. Questo denaro e’ offerto ai dipendenti del ministero degli Esteri affinche’ possano sostenere un tenore di vita simile a quello dei cittadini del Regno Unito. Ne’ le spiegazioni dell’ex sottosegretaria ne’ quelle del portavoce del Foreign Office sembrano aver convinto i lettori del Times. La maggior parte di questi, nei commenti all’articolo postati sul sito, boccia senza mezze misure il sistema delle indennita’: Sono stato a Rio de Janeiro e ho soggiornato al Guanabarra Palace a poche miglia da Copacabana – scrive il lettore Ivan de Nemethy – Non mi sembra proprio un quartiere disagiato. La prende con ironia il lettore Anthony Gumbs che scrive: Oh si’, il sole, la spiaggia, il mare, il rhum, il sesso e il divertimento! Davvero un lavoro duro…e quanti incredibili disagi…ma qualcuno pur deve farlo!.
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