Sara’ possibile far vedere la Cappella Sistina ai nostri figli? A porsi la domanda e’ il professor Antonio Paolucci, ex ministro e direttore dei musei vaticani. “A molti anni dalla conclusione del contrastato e tuttavia esemplare intervento di restauro, la Cappella Sistina coinvolge l’attenzione dei responsabili dei Musei Vaticani – si chiede Paolucci sull’Osservatore Romano – per ragioni conservative persino piu’ importanti della disputa sull’utilizzo dei solventi e sui livelli di pulitura” che alla fine degli anni ’80 monopolizzo’ l’attenzione degli esperti. “Oggi – spiega il direttore dei Musei Vaticani – il problema di questo luogo mitico visitato ogni giorno da parecchie migliaia di persone e’ rappresentato dalla pressione antropica eccessiva (e quindi bisognosa di rettifiche e di compensazioni ambientali di proporzionata efficacia), dal non piu’ adeguato controllo climatico, dall’insufficiente abbattimento degli inquinanti”.
“Se vogliamo conservare la Sistina in condizioni accettabili per le prossime generazioni, e’ questa – sottolinea Paolucci – la sfida che dobbiamo vincere ed e’ una sfida persino piu’ ardua di quella che Gianluigi Colalucci seppe vittoriosamente affrontare alla fine del secolo scorso”. “Agli uomini del nostro tempo – rileva il direttore dei musei vaticani citando il professor Giovanni Urbani. il grande teorico della conservazione preventiva – non e’ dato produrre capolavori d’arte paragonabili a quelli del passato. Non ci sono e non ci saranno, ai nostri giorni, nuovi Michelangelo e nuovi Raffaello. Possiamo pero’ dispiegare, per la conservazione del patrimonio, risorse di creativita’ e di intelligenza non inferiori a quelle che quei grandi hanno messo in opera nel fare arte, perche’ le opportunita’ offerteci dalla scienza e dalla tecnica sono oggi virtualmente infinite”. E dunque “la ‘spolveratura’ della Cappella Sistina ci invita a misurarci con questo nobile invito”.
A settembre e ottobre riprendono intanto le visite serali ai musei vaticani, visite solo su prenotazione online e limitate al venerdi’ dalle 19.00 alle 23.00 (ultimo ingresso 21.30). Info su www.museivaticani.va.