Finito il quadrimestre scatta la caccia ai professori provati. Una spesa per le famiglie che puo’ arrivare a tre miliardi
Chiuso il primo quadrimestre e’ caccia al prof privato. Un affare da diversi miliardi di euro, quasi sempre in nero, per neolaureati, insegnanti in attivita’ e in pensione e semplici diplomati. In tempi di crisi guadagnare alcune centinaia di euro al mese fa sempre comodo e sono sempre di piu’ coloro che si organizzano per “impartire lezioni private”. Due giorni fa, il 31 gennaio si e’ chiuso la prima meta’ dell?anno scolastico e nelle scuole e’ tempo di scrutini e pagelle. Per tutti gli studenti che si ritrovano a dovere fare i conti con una o piu’ insufficienze si pone le famiglie si chiedono: ce la fara’ da solo o occorre un “aiutino esterno”.
I genitori con maggiori disponibilita’ preferiscono il classico professore privato che dedica il proprio tempo ad un solo alunno alla volta. Ma la spesa puo’ essere davvero impegnativa se l?alunno deve riparare piu’ materie. Per un’ora di lezione si possono pagare anche 60 euro, ma il piu’ delle volte la spesa si aggira attorno alle 20/30 euro. Dipende dalla materia e da chi la insegna. Chi non si puo’ permettere il lusso di pagare un insegnante dovra’ accontentarsi dei corsi di recupero organizzati dalle scuole: in parecchi casi di poche ore e con un numero elevato di studenti. Ma solo al superiore, dove il recupero e’ istituzionalizzato. I ragazzini della scuola media che si trovano in difficolta’ o si sbracciano o sono costretti a rivolgersi all?esterno. Niente corsi a scuola, insomma.
Ma quanto spendono gli italiani per “lezioni private” ogni anno? E quanti sono gli alunni che riportano insufficienze in pagella. Per averne un?idea, basta dare un’occhiata ai numeri dello scorso anno. Al superiore, sono stati quasi un milione e novecento mila in ragazzi che hanno rimediato una i piu’ insufficienze: quasi tre su quattro. La percentuale di ragazzini delle medie che si ritrova annualmente con meno di sei in una o piu’ materie sono stati quasi 900 mila. In totale, due milioni e 700 mila studenti. Sono gli studenti degli istituti professionali (con l’81,5 per cento di insufficienze) a trovare le maggiori difficolta’, seguiti dai compagni dei tecnici: col 79 per cento di alunni con almeno una insufficienza.
Le bestie nere sono Matematica e Lingua straniera. Ma anche Latino allo scientifico e Greco al classico. E spesso, per evitare prolungamenti estivi e maggiori esborsi di denaro, mamme e papa’ preferiscono un “rinforzo”. Secondo l’ultima rilevazione dell’Istat la spesa media familiare annua per lezioni private, nel 2007, e’ stata di 133 euro. L’anno prima si e’ attestata sui 152 euro, mentre nel 2004 era di 122 euro. Una cifra che moltiplicata per i 24 milioni di famiglie italiane determina una spesa complessiva che supera i tre miliardi di euro.