Sconti a chi ricicla vestiti usati

Molti marchi della moda aderiscono alle nuove offerte per riciclare: consegni 5 pezzi e ricevi un buono sulla spesa per nuovi prodotti pari a 5 euro. Così si finanziano anche associazioni di volontariato

L’industria del riciclo fa un nuovo passo avanti. Aumentano, infatti, i grandi marchi della moda, specie femminile e giovanile, che consentono di non sprecare abiti e accessori non più utilizzati dai loro clienti.

SCONTO VESTITI USATI

Funziona così: si entra in uno dei negozi convenzionati, si consegnano in un sacco i vestiti usati da cedere e si ricevono in cambio buoni sconto per nuovi acquisti. Il consumatore risparmia e si libera di oggetti inutili, e l’azienda vende nuovi prodotti riuscendo ad aumentare il tasso di fedeltà del suo pubblico.  

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RICICLO ABITI USATI

Tra i grandi nomi che aderiscono al mercato del riciclo in tempo reale ci sono i negozi di H&M, Ovs, Calzedonia e Intimissimi. Si tratta di marchi affiliati dalla società svizzera I:CO, diventata ormai un gigante nel settore dell’industria del riciclo. I vestiti consegnati dai clienti vengono così trasferiti nel centro di raccolta a Wolfe, in Germania, dove squadre di lavoratori esperti procedono alla separazione dei prodotti. Quelli ancora utilizzabili, più del 50 per cento, finiscono nei mercati dell’Africa, del Medioriente e dell’Europa dell’Est. Quelli che invece non sono più utilizzabili, invece sono riconvertiti e riutilizzati sotto forma di altro materiale, come per esempio i copertoni delle auto. Una quota dei prodotti, infine, è destinata, già convertita in euro, all’associazione Save the children.

BUONI SCONTO IN CAMBIO DI VESTITI USATI

A proposito di volontariato, chi consegna invece i vestiti ai negozi del marchio di moda Kiabi riceve un buono sconto di 5 euro ogni cinque capi: da qui i vestiti vengono poi consegnati alla onlus Humana che aiuta famiglie e persone in difficoltà per la spesa di prodotti di abbigliamento. Questa attività di riciclo funziona molto bene anche perché ogni italiano, in media, possiede ad ogni cambio di stagione 4 chili di abiti smessi. E quei vestiti, da soli, valgono anche un risparmio di 6mila litri di acqua al chilo.

DONAZIONI VESTITI USATI

In generale, le opzioni da parte delle aziende che ritirano prodotti usati sono due. Da un lato donarli ad associazioni di volontariato con le quali esistono specifiche convenzioni. D’altra parte riusarli, con la catena dell’economia circolare, per produrre nuovi prodotti. In alcuni negozi della catena Zara, per esempio, i clienti possono consegnare capi di abbigliamento del marchio spagnolo destinati poi alle donazioni. Stessa cosa con Patagonia che dal 2005 ha recuperato 100 tonnellate di indumenti.
Anche nell’industria dei cosmetici il baratto usato per nuovo è molto diffuso, per evitare sprechi e per ridurre rifiuti da smaltire. Così il gruppo inglese Lush regala per cinque vasetti riconsegnati, puliti e con il tappo, una maschera per il viso. Mentre Mac per ogni sei contenitori di cosmetici portati in un suo negozio offre in omaggio un rossetto a scelta.

NEGOZI CHE FANNO SCONTI IN CAMBIO DI USATO

Ma come funziona il cambio tra la restituzione di un capo usato e lo sconto per l’acquisto di quello nuovo? E quali sono i migliori negozi che utilizzano questa formula per i loro clienti?
  • H&M ha attivato il programma “Garment Collecting” che consente di avere un buono da 5 euro in cambio di un sacchetto di abiti usati
  • Other Stories nel 2015 ha attivato un programma di riciclo che consente di ottenere un voucher di 10 euro in cambio di un sacco di prodotti tessili
  • Intimissimi, previa registrazione, offre un buono da 5 euro in cambio di 5 capi usati di qualunque marchio

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