QUANTO SI ASPETTA PER UN PASSAPORTO
I tempi di attesa per avere un passaporto sono biblici, e peggiorano sempre. Nonostante l’innovazione tecnologica avanzi a passo di carica, la nostra burocrazia amministrativa continua ad avere il ritmo della camminata di un asino. Per ottenere, banalmente, un rinnovo del passaporto, a Roma serve quasi un anno, a Venezia e Bolzano non bastano dieci mesi, a Bari e Napoli sei mesi, a Torino, Bologna e Milano tre mesi. Eppure, se andate su Internet, scoprite un sito istituzionale, www.questure.poliziadistato.it, sul quale è scritto testualmente che “i tempi di rilascio di un passaporto ordinario sono normalmente 15-30 giorni in relazione al tipo di verifiche istruttorie richieste”. Una pietosa bugia, che nessuno dal ministero degli Interni si è mai sognato almeno di correggere. E tra l’altro è diventato più complicato anche chiedere il primo appuntamento per avviare la pratica di rinnovo o per il nuovo documento.
SPRECHI PER I TEMPI DI ATTESA DI UN PASSAPORTO
Il calvario per avere un passaporto, per un qualsiasi cittadino si traduce in uno spreco di tempo e, indirettamente, di denaro. Poi ci sono altri danni. Secondo AssoViaggi, l’associazione di categoria che fa capo a Confesercenti, il traffico rallentato dei passaporti ogni anno fa saltare circa 80mila viaggi, con un danno economico di 150 milioni di euro. Un’altra categoria molto danneggiata da questi ritardi è rappresentata dalle famiglie che intendono fare un ricongiungimento familiare. Anche in questo caso, il rischio è di dover rinunciare per i temi troppo lunghi.
QUANTO SI ASPETTA PER LA CARTA DI IDENTITA’
Il passaporto non è l’unico documento per il quale i cittadini sono costretti a subire un calvario. Più o meno gli stessi tempi di attesa riguardano la carta d’identità: anche in questo caso Roma ha la maglia nera tra le grandi città italiane, con almeno dieci mesi di attesa dopo avere presentato la domanda. Alle spalle della capitale ci sono Milano e Bari (60 giorni), e Torino (30 giorni).
QUANDO LA BUROCRAZIA OSTACOLA IL CITTADINO: