Prezzo energia: il mercato tutelato non funziona e paghiamo il 20 per cento in più

Ecco tutte le cause che fanno schizzare le nostre bollette. Nel 75 per cento dei casi i consumi che le aziende fanno pagare sono presunti, ovvero decisi da loro. L’opacità della bolletta. Alla fine paghiamo il doppio degli altri cittadini europei.

PREZZO ENERGIA IN ITALIA –

Gira e volta paghiamo sempre di più sulla bolletta elettrica. E siamo sommersi da bollette pazze, che arrivano sulla base dei consumi presunti. L’Autorità di garanzia dell’energia ci ha fatto sapere che il costo dell’elettricità e del gas nelle nostre case è circa il doppio della medie europea. Abbiamo i fornitori più cari dell’Unione.

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COSTI BOLLETTE IN ITALIA –

Ma perché paghiamo tanto con le bollette? Una prima risposta arriva dalle condizioni di base del mercato: siamo importatori di materie prime, a partire dal petrolio, e di questo ne risentiamo. Ma guardando con attenzione le voci che compongono una bolletta ci accorgiamo che soltanto il 43 per cento della cifra da pagare si riferisce al costo dell’energia, e quindi ai consumi. Il resto sono tasse e Iva (13,5 per cento), servizi e gestione della rete (19,5 per cento), oneri del sistema (25 per cento). Quest’ultima voce, che spesso i consumatori sottovalutano, comprende cose più diverse. Dagli incentivi, che paghiamo con le nostre bollette, alle energie rinnovabili, fino alle tariffe agevolate per le forniture di cui beneficiano le Ferrovie dello Stato. È possibile mai che il governo, nessun governo, riesca a intervenire sulla parte della bolletta che si riferisce agli oneri di sistema?

BOLLETTE: CONSUMI PRESUNTI –

Un terzo motivo del caro-prezzi riguarda il fatto che il 75 per cento delle bollette arrivano nelle nostre case sulla base di consumi presunti. Ovvero stime, talvolta molto distanti dalla realtà, che le aziende fornitrici fanno a prescindere dal reale movimento dei contatori. Anche qui: è una pratica poco corretta e dannosa per il consumatore, e dovrebbe essere ridotta a casi davvero eccezionali.

PREZZO ENERGIA ELETTRICA MAGGIOR TUTELA –

Infine, non funziona il mercato definito a maggiore tutela, quello nel quale il consumatore è “protetto” dall’Autorità dell’energia, in quanto deve pagare le tariffe sancite dall’Authority ed i relativi aumenti. In teoria, l’utente è garantito, ma nei fatti perde qualsiasi vantaggio della concorrenza tra gli operatori attraverso il mercato libero. Ovvero, per esempio, le tariffe bloccate, o anche scontate per certe fasce, come le offerte per non cambiare fornitore. Il risultato finale, con una concorrenza opaca e con le letture presunte, è che il consumatore tutelato si ritrova a pagare bollette più care rispetto a chi ha scelto l’opzione del mercato libero, del 20 per cento. Una bella beffa.

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