Sono numerose le ricerche che nel corso del tempo hanno messo in luce l’importanza della natura per l’essere umano, nonostante sempre più persone vivano concentrate nelle città, dove spesso il verde è limitato a piccole aree. Ma perché la natura ci fa stare bene?
I motivi sono molteplici: secondo una ricerca olandese vivere a stretto contatto con la natura protegge da numerose malattie, mentre l’American Psychological Association afferma che aiuti a ridurre lo stress, a migliorare l’umore e l’attenzione, ad aumentare l’empatia e la cooperazione.
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Cosa trasmette
Trasmette emozioni positive, riduce quelle negative, migliora l’umore e protegge da numerose malattie. I benefici sono più numerosi di quanto si pensi.
Le emozioni che suscita
Vivere immersi in un paesaggio naturale a quanto pare favorisce le emozioni positive riducendo stress e ansia. Tra queste si annoverano stima e autocontrollo, a discapito di rabbia, malinconia, aggressività. E ne risulterebbe favorita anche la socievolezza.
Come aiuta l’uomo
Un ulteriorie beneficio riguarda la corteccia prefrontale, quella legata all’attenzione e al ragionamento, risorse iperstimolate nella vita di tutti i giorni a discapito di altre aree cerebrali legate alle sensazioni piacevoli e utili per regolare le emozioni. Aree che si attivano più facilmente nel bel mezzo della natura.
Che succede nel cervello dopo un’ora nella natura
Basta un’ora nella natura per ricaricarsi completamente! Le piante rilasciano infatti molecole chiamate fitoncidi per proteggersi da batteri, insetti e funghi, e queste stesse molecole agiscono positivamente sul sistema immunitario, apportando tutta una serie di benefici:
- proteggono il cuore
- riducono gli ormoni dello stress
- favoriscono la formazione di cellule di difesa.
Altrettanto benefici sono i cosiddetti mirceni, ovvero terpeni provenienti da numerose piante, che vantano proprietà antinfiammatorie, aiutano a ridurre eventuali dolori e rafforzano il sistema immunitario.
Benefici del verde
I benefici del verde sono anche di tipo cognitivo: secondo una ricerca condotta dallo psicologo Marc Berman, PhD, dell’Università di Chicago e della sua studentessa Kathryn Schertz, gli spazi verdi vicino alle scuole stimolano lo sviluppo cognitivo nei bambini e promuovono comportamenti di autocontrollo.
La stessa cosa vale per gli adulti, che se esposti regolarmente alla natura migliorano anche sul fronte dell’attenzione e della memoria.
Chi è e come si chiama una persona che ama la natura
Non esiste un nome che identifica precisamente le persone che amano la natura, ambientalista per esempio si riferisce a chi si occupa di problemi ambientali e difende la natura, indicando una persona che sicuramente la ama ma in ottica di salvaguardia.
Che succede quando manca la natura
Probabilmente l’umore è una delle prime cose che risente della mancanza di natura, sebbene gli effetti negativi non si limitino a questo. Il cosiddetto “disordine da deficit di natura”, disturbo riconosciuto dall’autore e giornalista americano Richard Louv, è correlato, nei bambini, anche all’insicurezza, alla svogliatezza, all’ansia e all’obesità.