
La Cina punta tutto sul settore energetico e in particolare sulle fonti rinnovabili: uno degli aspetti più significativi del piano quinquennale 2011-2015 varato al termine del 17esimo Comitato centrale del Partito comunista è rappresentato dai nuovi obiettivi in termini di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni di carbone. La Cina è il primo consumatore di energia al mondo, secondo l’Agenzia internazionale per l’Energia, e la rapidità con la quale ha abbracciato le energie alternative come quella solare, eolica e nucleare ha avuto un profondo impatto su quei settori industriali. Il nuovo piano quinquennale – spiega oggi il Financial Times – vuole aumentare l’efficienza energetica con una riduzione degli sprechi del 15-20% e puntare ancora più in alto sulle emissioni di Co2, prevedendo un taglio fino al 40-45% entro il 2020 dell’intensità carbonica, cioè della anidride carbonica emessa per unità di Pil prodotta. Per raggiungere questi obiettivi la Cina si prepara a lanciare un enorme piano di investimenti nel settore energetico, che potrebbe iniettare qualcosa come 753 miliardi di dollari nello sviluppo delle energie alternative nel prossimo decennio. Copyright APCOM (c) 2008