Brevettata a Lodi la panchina “anti-vandali”: in plastica riciclata, ignifuga e indistruttibile

Utilissima per abbattere i costi della manutenzione per Comuni ed enti locali, è costruita con doghe in pvc riciclato che la rendono infrangibile, a prova di fuoco, vandali, teppisti e inciviltà. A Milano stanno già sperimentandola

panchina indistruttibile

Passeggiare al parco è un piacere che in certe giornate non ha eguali e che dovremmo riscoprire. Fermarsi un momento all’ombra, al fresco o semplicemente a guardare il tramonto, in estate o nei bei pomeriggi autunnali è un modo per evadere e rilassarsi proprio come andare in vacanza. A costo zero. In ogni città, infatti, solitamente c’è un parco con panchine o tavoli, troppo spesso, quando non sempre, esposte all’inciviltà, alla maleducazione e alle imprese di teppisti e vandali.

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PANCHINA INDISTRUTTIBILE

Ai quali, ahimé, la fantasia non manca per inventare sempre nuovi modi di distruggere ciò che è di tutti: segare le panchine, imbrattarle, prenderle a bottigliate, e persino incendiarle. Con il risultato di trovare, durante la nostra passeggiata, solo scheletri in metallo senza doghe o panchine praticamente inutilizzabili. Rotte, impraticabili, pericolose e pericolanti.

Per tentare di ovviare a questa situazione un imprenditore quarantaseienne del Lodigiano, Marco Folletti, insieme al suo socio Alessio Brilli,  ha deciso di sviluppare una tipologia di materiale molto più resistente dei listelli in legno, creando un apposito materiale duro e resistente. Infrangibile, che non si deforma, non si spezza, resiste al fuoco e agli urti violenti. Persino alle scritte degli imbrattatori.

Permettendo agli amministratori e ai contribuenti di risparmiare sui costi della manutenzione dei parchi e dei giardini.

panchina indistruttibile

PANCHINA A PROVA DI VANDALO

L’azienda che ha brevettato questo materiale è di Codugno, e, nel progettare le panchine anti-vandalo hanno deciso di seguire la direttrice dell’eco-sostenibilità. Il pvc con cui sono costruite, marchio registrato col nome di Veristello, infatti, è riciclato al 98 per cento, quasi integralmente, e dopo gli anni dell’uso, i listelli e le doghe possono essere tritati e rigenerati senza bisogno di portarli in discarica. Una vera e propria filiera chiusa che azzera lo spreco.

Lo spunto per creare tale materiale, raccontano, nasce proprio durante una chiacchierata con un dirigente del Parco Nord, sconfortato per gli altissimi costi di manutenzione sostenuti per via dei teppisti che non rispettano ciò che è di tutti, rompendo, distruggendo e devastando.

Problema risolto: il pvc riciclato con cui la ditta Veris ha deciso di fabbricare le panchine a prova di vandalo non solo ha vita molto più lunga del legno ma è praticamente indistruttibile, a prova sia di bomboletta spray che di fuoco.

PANCHINA IGNIFUGA

Il prodotto, innovativo e non sprecone, sta riscuotendo un successo notevole soprattutto per quanto riguarda l’arredo urbano cittadino: il Parco Nord di Milano ne ha già installate 1500, sostituendo le precendenti panchine vandalizzate. Ma dopo il Parco Nord, il Comune di Milano le ha ordinate per gli arredi di una piazza mentre Lodi le  ha scelte per il proprio campo sportivo. Il progetto si sta comunque espandendo a macchia d’olio, la città di Piacenza e il Piemonte si sono detti interessati, e presto il materiale brevettato a Codugno sarà utilizzato anche per fabbricare altri arredi urbani, a partire dai cestini portarifiuti per i parchi pubblici. Con l’obiettivo di contrastare il barbaro fenomeno del vandalismo.

(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratta dalla pagina Facebook di Veris)

PARCHI E GIARDINI SOSTENIBILI:

 

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