La vendita dell’olio senza etichetta è vietata

La norma, di portata europea, risale al 2002. E riguarda negozi, punti vendita, manche i ristoranti.

VENDITA OLIO SENZA ETICHETTA E’ VIETATA

L’olio senza etichette, con contenitori anonimi, è vietato in tutti i paesi dell’Unione europea. La norma è stata approvata dalla Commissione, nel lontano 2012, dopo un duro braccio di ferro che visto i paesi della Ue in forte contrapposizione, e rappresenta un passo avanti per la tutela dei consumatori.

DIVIETO OLIO SENZA ETICHETTE

Che cosa accadeva? Molti bar e ristoranti servivano ai loro clienti l’olio in flaconi in vetro o in plastica. Senza etichette. E in questo modo spacciavano per olio d’oliva originale, qualsiasi tipo di prodotto, anche quello acquistato a 3 euro a litro, e il consumatore non sapeva esattamente con che cosa condiva le pietanze.

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TUTELA OLIO D’OLIVA

Adesso, invece, è obbligatoria l’etichetta che indica provenienza e contenuto della confezione. Il braccio di ferro tra i paesi dell’Unione ha visto schierati da una parte i produttori di olio, Italia, Spagna, Grecia e Portogallo, e dall’altro i paesi del Nord, come la Germania e l’Olanda, che invece non volevano questa modifica.

CONFEZIONI DA NON PIU’ DI CINQUE LITRI

Oltre all’obbligo dell’etichetta, che garantisce sicurezza alimentare e tracciabilità del prodotto e dei suoi contenuti, il regolamento prevede anche che l’olio non possa essere venduto in lattine di capienza superiore ai cinque litri ciascuna. E anche questa è una regola a tutela dei consumatori, come il divieto della vendita di olio sfuso che la Commissione europea, nonostante le pressioni dei paesi non produttori di olio extravergine, nel 2023 ha deciso di confermare.

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