La Tepco ha cominciato a iniettare acido borico nel reattore n.2 della centrale disastrata di Fukushima per controllare un’eventuale reazione nucleare dopo la rilevazione di possibili segnali di fissione. Lo ha reso noto il gestore dell’impianto, precisando che al momento non si sono registrati cambiamenti nei livelli delle temperature.
Al momento, con le temperature invariate, non sono state segnalate ‘maggiori anomalie’, quali aumento della pressione o delle radiazioni presso il reattore, il cui combustibile si ritiene si sia parzialmente fuso con la distruzione dei sistemi di raffreddamento a seguito dell’ impatto del devastante sisma/tsunami dell’11 marzo. Le procedure di allerta, in particolare, sono state lanciate con la rilevazione nel vaso di contenimento di possibili tracce di xenon, un gas generato solitamente dalla fissione nucleare.
La Tepco, in attesa di ulteriori accertamenti e verifiche per capire i caratteri del fenomeno, ha precisato che le misure per l’arresto a freddo procederanno secondo i piani stabiliti. Il reattore n.2 era ormai considerato vicino alla messa in sicurezza con la temperatura nella parte inferiore del suo involucro scesa ampiamente sotto i 100 gradi.