Era uno degli argomenti utilizzati pro-atomo ai tempi del referendum: in Italia non si deve pensare di non essere a rischio nucleare per il fatto che nel nostro paese non ci siano centrali attive.
Appena fuori dai nostri confini, infatti, ci sono gli impianti svizzeri e francesi che sono nel pieno della loro attività, nonostante le disposizioni di progressivo abbandono dell’atomo da parte degli elvetici dopo i risultati del loro referendum. E queste sono solo le strutture più vicine, ma l’Europa è costellata di centrali, dalla Spagna al Belgio, dal Lussemburgo alla Germania, passando per Repubblica Ceca, Ungheria e Slovenia.
Ma quanto siamo davvero a rischio? Greenpeace ha voluto farlo vedere attraverso una mappa interattiva che si basa sui dati messi a disposizione da Nature Magazine.
La mappa si connette direttamente al profilo Facebook e Twitter dell’utente e indica chi, tra amici e familiari, vive nelle vicinanze di una delle 437 centrali operative nel mondo.
«Fukushima ci ha insegnato che un incidente nucleare potrebbe ripetersi in ciascuno dei reattori esistenti e ci sono milioni di persone in pericolo – spiega Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace – Abbiamo lanciato questa mappa interattiva per permettere alla persone di scoprire quanto siano vicine a una di queste bombe ad orologeria».
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