Chi fa da sé fa per tre, dice un vecchio proverbio italiano che, a quanto pare, Kate Middleton conosce alla perfezione (non a caso, ha vissuto un anno a Firenze), visto che sarebbe lei stessa la stilista del suo abito di nozze. O almeno questo scrive il Daily Mail, spiegando che gli studi d’arte fatti dalla futura moglie del Principe William, e in particolare il periodo rinascimentale, avrebbero ispirato la matita della ragazza nel disegnare l’abito dei suoi sogni, che sarebbe ora sotto chiave a Clarence House: ovvero, una nuvola in avorio di satin e pizzo, con bottoncini di perle e uno strascico lungo tre metri. Non solo. A dar retta alla solita fonte anonima ma informatissima, il vestito richiamerebbe in qualche modo quello indossato da Lady Diana per il suo matrimonio e disegnato da Emanuel, senza però le famose balze: insomma, uno stile più pulito e più sobrio, in netto contrasto coi gioielli che si dice che Kate sfoggerà quel giorno, a cominciare dalla scintillante tiara presa in prestito dalla collezione della Regina. Quanto alle scarpe, una recente visita delle donne di casa Middleton (Kate, mamma Carole e sorella Pippa) da Selfridges a Londra, lascia pensare ad una creazione del marchio “Gina”.
ALTRE IPOTESI – Ma c’è chi non crede alla Kate versione “stilista fai-da-te”: in questo caso si tratta del sito americano “Huffington Post”, le cui indiscrezioni trovano spazio sul Daily Telegraph, che indica invece in Sophie Cranston, fondatrice del marchio spagnolo “Libelula”, l’artefice del vestito che indosserà la Middleton quando percorrerà la navata dell’Abbazia di Westminster il prossimo 29 aprile (venerdì scorso c’è stata la “prova-navata” con testimoni e genitori di lei, unico assente il futuro sposo, impegnato con la Raf, riportava domenica il Sunday Expres. A dare credito alla notizia a stelle e strisce, la scelta fatta da Kate lo scorso gennaio di presentarsi al matrimonio di un amico nello Yorkshire indossando un cappottino di velluto di Libelula, ma in realtà anche la stessa madre della 34enne stilista londinese, che una volta lavorava per Alexander McQueen e che ha fra le sue clienti Emma Watson e Jerry Hall, non ci crede alla possibilità che la figlia disegni l’abito del “sì” reale. Atteggiamento che, però, a detta del sito americano, sarebbe solo una tattica voluta da St James’s Palace «per proteggere la stilista e la sua famiglia dalla stampa e dare alla Cranston la possibilità di disegnare il vestito dei sogni di Kate senza pressioni né distrazioni». Ma se chi effettivamente disegnerà l’abito nuziale resta ancora un mistero, su una cosa sono tutti d’accordo (oltre che sul fatto che il Primo Ministro David Cameron non indosserà il frac: dopo la cerimonia, quel vestito tanto atteso finirà all’asta per volere di Kate e William e il ricavato andrà ad una serie di enti di beneficenza, fra cui il "Prince’s Trust”, fondato dal Principe Carlo nel 1976 per aiutare i giovani in difficoltà.