di Mario Giordano
G I U L I A N O AMATO
Ex presidente del Consiglio (1992-93 e 2000-01)
31 MILA EURO (E TRE POLTRONE)
Con gli italiani è sempre stato severo. Con
se stesso, al contrario, è sempre stato piuttosto
generoso. E oggi, da ex di lusso, si concede l’agio
di due ricche pensioni (in totale 31 mila euro
lordi al mese) e almeno tre poltrone importanti:
presidente della Treccani (ha rinunciato all’assegno),
presidente del comitato per i 150 anni
dell’unità d’Italia (solo rimborsi spese) e senior
advisor della Deutsche Bank (retribuito). Aggiungendo
conferenze e altri incarichi occasionali,
l’ex Amato metterà insieme almeno 50 mila
euro lordi al mese. Non male per chi non perde
occasione per chiedere sacrifici ai contribuenti.
LAMBERTO D I N I
Ex presidente del Consiglio (dal 1995 al 1996)
4 0 M I L A EURO A L M ES E
( E L A CULTURA G I A P P O N ES E )
Le ultime sue apparizioni sono state nella Sala
Mappamondo, per la presentazione di un libro
sul petrolio, e in qualità di membro italiano
della giuria per il Premio imperiale per la cultura
giapponese. Del resto l’ex premier Lamberto Dini
non ha di che preoccuparsi: nelle sue tasche ogni
mese scorrono due ricchissime pensioni (una
Inps e una Bankitalia) più l’indennità da senatore.
Così arriva a ricevere dalle casse pubbliche
(anno 2008) la bellezza di 521.682 euro l’anno,
a spanne quasi 40 mila euro netti al mese. E così,
evidentemente, ha tutto il tempo per presentare
libri. In fondo, di petrolio se ne intende davvero:
l’ha trovato proprio nelle sue tasche.
S I LV I O L I OTTA
Ex parlamentare (dal 1997 al 2006)
14 . 5 0 0 EURO
( E D U E P O LTRONE)
Silvestre Liotta detto Silvio è noto ai più per il
voto decisivo con cui nel ’98 provocò la caduta
di Romano Prodi. Ma il vero successo di Liotta
è stata la superliquidazione che è riuscito a ottenere
quando, a metà degli anni Novanta, lasciò
l’assemblea regionale siciliana di cui era segretario:
incassò infatti 1,1 milioni di euro. Da quel
momento cominciò a intascare anche una ricca
pensione (oltre 8 mila euro lordi al mese) cui
consigliere d’amministrazione dell’Acquirente
Unico spa, poi vicepresidente del Gse (Gestore
dei servizi energetici) e intanto anche coordinatore
della segreteria per la programmazione della
politica economica del governo. Due pensioni,
due poltrone e una superliquidazione: a 75 anni
è un bel modo per sentirsi giovani, no?
P I E RO MARRAZZO
Ex governatore della Regione Lazio
2 M I L A EURO
E S T I P E N D I O R A I
Ma che fa in Rai Piero Marrazzo? Un lavoro
Chi l’ha visto?. Ogni tanto, in
compenso, l’ex governatore del Lazio viene
paparazzato in vacanze felici e con mise alla
moda. Per quanto riguarda il fine mese nessun
problema: lo stipendio Rai gli è stato puntualmente
restituito alla fine del suo infelice
mandato da governatore. E lui lo somma con
la pensione della regione (2 mila euro al mese),
che ha cominciato a incassare alla tenera età
di 52 anni.
TO N I N E G R I
Ex leader di Autonomia operaia
ed ex deputato (nel 1983)
3 .1 0 8 EURO
( E D U E L I B R I )
Adesso si occupa di drammaturgia. Fa il consulente
di Hugo Chávez. E scrive libri a raffica
(negli ultimi 10 anni ne ha pubblicati 18). Vive fra
Venezia e Parigi, ma alla fine di ogni mese come
accade regolarmente da 18 anni incassa il vitalizio
che gli paga il Parlamento italiano: 3.108 euro
lordi al mese per ringraziarlo della sua presenza a
Montecitorio, 64 giorni da deputato, nove sedute
in tutto. Proprio come diceva un tempo: lo stato
borghese non si cambia. Si prosciuga.
(dal 2005 al 2009)
molto oscuro, evidentemente. Qualcuno dice
che è pronto per
ALFONSO P ECORARO SCANIO
Ex ministro (dal 2001 al 2008)
8 . 8 36 EURO
( E V I AG G I P E R I L M O N D O )
Da quando è diventato ex si occupa di Univerde,
l’Università del verde. E le ultime photogallery
ufficiali lo mostrano sorridente in giro
per il mondo, da Parigi a Londra, da Copenaghen
a Nuova Delhi. Di motivi per sorridere
in effetti Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro
dell’Ambiente, ne ha molti: dal 2008, cioè da
quando aveva 49 anni, prende una pensione da
parlamentare pari a 8.836 euro lordi al mese. Per
quanto voglia stare al verde, insomma, proprio
non ci riesce. E così si consola fra convegni, premi
Nobel, star del cinema e showgirl. Memorabile
la sua apparizione a Villa Celimontana al fianco
di Anna Falchi.
ROMANO PRO D I
Ex premier (dal 1996 al 1998 e dal 2006 al 2008)
1 4 M I L A EURO ( E I N C A R I C H I
N E I C I N Q U E CO N T I N E N T I )
L’ex premier Romano Prodi attualmente è
professore alla Brown University, professore
alla Ceibs di Shanghai e presidente del gruppo
di lavoro sulle missioni Peacekeeping in
Africa. Finché non lo richiamano a gestire il
complicato mondo della sinistra italiana, può
permettersi di girovagare per i cinque continenti,
onorato e riverito come una star. Glielo
consentono anche le tre pensioni che incassa
regolarmente ogni mese: quella da ex presidente
Ue, quella da ex parlamentare e quella da ex
professore universitario. Totale: oltre 14 mila
euro lordi al mese.
M A R I O SARC I N E L L I
Ex vicedirettore di Bankitalia
(dal 1976 al 1981)
1 5 M I L A EURO
( E A LT R I C E N T O I N C A R I C H I )
L’ex vicedirettore generale di Bankitalia, Mario
Sarcinelli, oggi ha 77 anni e riscuote il vitalizio
da quando ne aveva 48, cioè da 29 anni. Era
il 1982 e nell’Urss comandava ancora Leonid
Breznev. Sarcinelli cominciò a incassare un primo
assegno, poi ne aggiunse un altro (nel ’95)
arrivando a toccare i 15 mila euro lordi al mese.
La ricca busta paga non gli ha impedito però,
dal 1982 in poi, di continuare ad accumulare
incarichi. È stato, fra l’altro: direttore generale
del Tesoro, consigliere d’amministrazione
di Iri, Eni, Imi, Sace e Ferrovie, ministro del
Commercio estero, presidente della Bnl e della
Diners Sim, consigliere d’amministrazione di
Ina Assitalia, Lotti spa e Banca Italease. Oggi è
presidente della Dexia Crediop e della società
che gestisce l’aeroporto di Napoli. Al suo attivo
può vantare nove onorificenze, tutte meritate:
non è mica facile per un pensionato occupare
tante poltrone.…
OSCA R L U I G I SCALFARO
Ex presidente della Repubblica
(dal 1992 al 1999)
7.7 9 6 EURO
( E L’ I N D E N N I TÀ DA S E N ATORE)
Oscar Luigi Scalfaro è sempre stato un grande
moralizzatore. Diceva: «Basta con le pensioni
d’oro. Certe cifre danno le vertigini». Perfetto.
Ma l’ex presidente della Repubblica, oltre all’indennità
parlamentare, dal 1988 riceve anche
una pensione d’oro da magistrato: 7.796 euro
lordi al mese (4.766 euro netti). Dal momento
che Scalfaro ha esercitato la professione di magistrato
solo tre anni (dal 1943 al 1946), la
pensione è maturata grazie ai «contributi figurativi
», cioè pagati dai contribuenti. Sono anche
queste cifre che «danno le vertigini»?
GUSTAVO ZAGREBELS K I
Ex presidente della Corte costituzionale
(dal 1995 al 2004)
2 1 M I L A EURO A L M ES E
( P I Ù L A P E L L E D I DAINO)
Come tutti gli ex giudici della Corte costituzionale
ha diritto vita natural durante all’auto blu
con tanto di chauffeur a domicilio (cioè, nel caso
di Zagrebelski, a Torino). Il regolamento (pignolissimo)
stabilisce che a carico dei contribuenti
siano anche: la spesa per il garage, le riparazioni,
la tassa di circolazione, tutte le assicurazioni, il
bollo patente degli autisti e persino olio motore
e relativo filtro, candele, paraflu, acqua distillata,
lampadine di scorta, spugna, piumino e pelle
di daino. Zagrebelski, come ex presidente della
Consulta, incassa ogni mese una pensione di
21.332 euro lordi. Quando ha lasciato l’incarico
ha avuto un «assegno di reinserimento» di 907
mila euro lordi. Soldi che, evidentemente, non
bastano per pagare la pelle di daino…