Multe a Roma, non riscossi verbali per 1,5 miliardi di euro. Soldi sprecati

Funziona così: i vigili fanno le multe, 2,7 contravvenzioni l’anno, ma una buona parte non vengono pagate. E nessuno si preoccupa di riscuoterle. Come i canoni dei commercianti per gli spazi pubblici.

MULTE NON RISCOSSE ROMA –

Nella capitale che affonda nel debito pubblico, un macigno che nessuna amministrazione potrà ignorare dopo il voto delle comunali, scopriamo che al Campidoglio hanno conquistato un altro record. Le multe notificate e mai pagate. Con un buco che, da solo, vale 1,5 miliardi di euro. Soldi sprecati, soldi che poi Roma chiede allo Stato con la solita legge speciale per evitare il commissariamento.

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CONTRAVVENZIONI NON RISCOSSE: PERCHÉ –

Il meccanismo è il seguente. I vigili urbani della capitale sono tra i più severi d’Italia. Specie al centro, li trovi sempre pronti con il blocchetto in mano a fare verbali. E soltanto lo scorso anno sono state elevate 2,7 milioni di contravvenzioni. Una cifra enorme, quasi di fatto  una per ogni abitante.

LO SPRECO DI DENARO DELLE MULTE NON RISCOSSE –

Peccato però che, una volta fatto il verbale, e inviato anche un avviso bonario di pagamento, tutto si perde nella palude del Campidoglio. E i cittadini multati non pagano, magari grazie a qualche buon aggancio proprio con l’ufficio dei vigili. L’altra voragine, all’interno dei conti del comune, proviene dai canoni mai versati da parte dei commercianti per le occupazioni di suolo pubblico: il commissario ha messo in bilancio circa 500 milioni di entrate dal recupero di una prima parte di questi crediti, per il momento solo teorici.

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