London 2012: quei biglietti che vengono dagli Usa

Numerose contestazioni stanno evidenziando che gli organizzatori di London 2012 hanno compiuto un passo non completamente green. La decisione di far stampare negli Stati Uniti 11 milioni di biglietti necessari per assistere alle gare olimpiche e paraolimpiche ha suscitato il malcontento del Partito dei Verdi britannico. I ticket dagli Usa voleranno nel Regno Unito e […]

Numerose contestazioni stanno evidenziando che gli organizzatori di London 2012 hanno compiuto un passo non completamente green. La decisione di far stampare negli Stati Uniti 11 milioni di biglietti necessari per assistere alle gare olimpiche e paraolimpiche ha suscitato il malcontento del Partito dei Verdi britannico. I ticket dagli Usa voleranno nel Regno Unito e poi saranno distribuiti alle biglietterie per essere immessi nel circuito di vendita. Le 16 tonnellate di biglietti viaggeranno quindi per oltre 4.500 miglia.

Venuti a conoscenza dei dati relativi all’inquinamento prodotto da questa operazione i Verdi hanno accusato il Comitato organizzatore dei giochi (London Organising Committee-LOCOG) di non rispettare gli accordi green che si prefiggeva di portare avanti esclusivamente iniziative ambientalmente sostenibili. In questo modo infatti oltre a danneggiare il pianete si privano le aziende locali della possibilità di stampare i biglietti.

Il Partito dei Verdi ha infatti calcolato che la spedizione porterà al rilascio di circa77 tonnellate di anidride carbonica, equivalenti alle emissioni annuali di circa 15 cittadini londinesi.

Jenny Jones, membro dell’assemblea londinese e candidato sindaco per il Partito dei Verdi, ha detto che il contratto “gioca un brutto tiro” all’anima green dei Giochi della LOCOG. ”Non posso credere che questa offerta sia stata correttamente valutata per motivi ambientali”, ha detto. ”E’ il tipo di decisione che delude le promesse sostenibili delle Olimpiadi, ed è ingiusto per coloro che hanno lavorato duramente.”

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