Lettera ai giovani: la bellezza è un regalo

NON sprecare. Imperativo presente. Consiglio costante. Lo spreco impoverisce. Svilisce le cose. Ti ruba lo stupore. Non sprecare non significa essere tirchi, esattamente il contrario. Vuol dire avere rispetto delle cose, farle splendere al meglio, usarle quando servono, ne’ prima ne’ dopo, e lasciarle a chi verra’. E allora non sprecare, ragazzo, il sorriso. Conservalo […]

NON sprecare. Imperativo presente. Consiglio costante. Lo spreco impoverisce. Svilisce
le cose. Ti ruba lo stupore. Non sprecare non significa essere tirchi, esattamente il contrario.
Vuol dire avere rispetto delle cose, farle splendere al meglio, usarle quando servono,
ne’ prima ne’ dopo, e lasciarle a chi verra’. E allora non sprecare, ragazzo, il sorriso.
Conservalo per l’attimo in cui davvero servira’ ad accendere una stanza, a consolare un
dolore, a dire un amore, a regalare speranza. E la liberta’ non sprecare, usala bene, sappila
amare e prova a ricordare la rima che fa con responsabilita’. Non sprecare le parole
quando basterebbe agire, quando un gesto conta piu’ della voce e uno sguardo sincero fa
la differenza tra la guerra e la pace. E come dicono gli arabi, quando cio’ che hai da dire
non e’ piu’ bello del silenzio, allora taci e conserva le parole per quando saranno l’unica
soluzione. Ricorda il valore della bellezza, i mille modi in cui si declina: l’acqua che disseta,
il mare che unisce, la valle che ospita un tramonto, la pioggia che cade, il bacio di
un amore, l’aria che respiri e in cui viaggiano i pensieri, l’energia che ti muove e riscalda,
il cibo che nutre, gli alberi che regalano ombra e carta, quella su cui lascerai tracce
di te. Tutto questo non sprecare. La bellezza e’ un regalo non scontato. Se la sprechi, a
scontarla cara sarai solo tu. Ricorda che il tempo non e’ un diritto: e’ la materia di cui e’
fatta la vita e sprecarlo vuol dire morire senza aver vissuto. Le lancette del tuo orologio
corrono non per dispetto e per non farsi acchiappare, ma per arrivare alla me’ta e la
me’ta sei tu e quel che vuoi fare. E quando un giorno sarai vecchio e le rughe sulla faccia
saranno il dizionario della vita, tutto quel che non hai sprecato ti danzera’ intorno e ti
servira’. Potrai raccontarlo a qualcuno, ricordarlo o lasciarlo in eredita’ a chi vuoi. Non
sprecare le opportunita’ e nemmeno la paura, che quando e’ troppa fa male e non ti
aiuta. E come diceva Euripide non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori: potresti
non accorgerti che un cuore e’ gia’ pronto a battere per te. Cammina senza pensare alla
fatica, sogna senza paura che l’interruttore si spenga, perche’ “i sogni sono illustrazioni
dal libro che la tua anima sta scrivendo su di te” come dice Alan Drew e spariscono solo
se lo chiudi. Non sprecare il talento che hai, pensando di non averlo. L’egoismo e’ un
errore ma anche la troppa modestia. Rispetta le tue qualita’ e mettile in circolo come si
fa con l’amore. Non c’e’ nulla da temere, solo da imparare. Hai tutto quel che ti serve.
Guardati attorno e nel cuore. Basta solo ascoltare.

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