Lavori da uomo, quando li fa lei guadagna di più

Il luogo comune secondo cui le donne hanno sempre guadagnato meno degli uomini è destinato a cambiare. Lo sostiene sul sito di Forbes Jenna Goudreau, laureata in giornalismo e sociologia e ideatrice della sezione femminile "Forbes Woman". La sua fonte è il recente rapporto "Women at Work" del Bureau of Labour Statistics (BLS, la principale […]

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Il luogo comune secondo cui le donne hanno sempre guadagnato meno degli uomini è destinato a cambiare. Lo sostiene sul sito di Forbes Jenna Goudreau, laureata in giornalismo e sociologia e ideatrice della sezione femminile "Forbes Woman".
La sua fonte è il recente rapporto "Women at Work" del Bureau of Labour Statistics (BLS, la principale agenzia del Governo americano per quanto riguarda la verifica dei fatti in campo lavorativo-economico-statistico).
La Goudreau identifica subito con qualche dato com’era la situazione lavorativa femminile in America fino a ieri: nel 2010, infatti, le donne hanno guadagnato 81 cents a fronte di ogni dollaro che è andato a un uomo, mentre nel 2000 il rapporto era 76 cents a un dollaro.
L’analisi della BLS, poi, porta alla luce una notizia che fa ben sperare per il futuro lavorativo delle donne: negli Stati Uniti dal 2009 ci sono 15 professioni che hanno visto il "gentil sesso" guadagnare più degli uomini.

Ecco quali sono:
1) manager e supervisore nel campo edile
2) panettiere
3) guardarobiere
4) aiutante baristi
5) truccatore
6) intervistatore durante i colloqui di lavoro
7) maestro d’asilo e di scuola materna
8) assistente di insegnanti
9) tecnico nell’ambito delle scienze sociali
10) dietista e nutrizionista
11) ergoterapista (nel settore socio-sanitario)
12) impiegato di call center
13) archivista
14) imbianchino
15) meccanico (di attrezzature di automobili e aerei) e manovale dell’edilizia

Si tratta, però, non solo di professioni tradizionalmente femminili, ma anche di alcune prettamente maschili. Nel primo caso, le donne vantano oltre un secolo di esperienza e sicuramente una predisposizione naturale. Nel secondo caso, invece, si sono dimostrate più brave e collaborative dei colleghi uomini.
Purtroppo il lungo e articolato rapporto della BLS non testimonia la parità dei sessi sul lavoro, anche perché al giorno d’oggi solo il 3% delle posizioni dirigenziali nelle più importanti aziende americane è occupato da donne. Ma testimonia una migrazione femminile verso professioni nell’ambito farmaceutico e finanziario, fino a ieri baluardo maschile. Se questa tendenza sarà confermata nei prossimi anni, il divario tra gli stipendi di uomini e donne diminuirà sempre più.

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