L’agricoltura haitiana ha bisogno di appena 23 milioni di dollari

Rivolgendosi ai paesi donatori, la Fao segnala che ad Haiti l’agricoltura richiedera’ fondi per 23 milioni di dollari alla Comunita’ internazionale. Questo importo non certo esorbitante permettera’ di sostenere la produzione agricola nei campi e gli orti per l’autoconsumo, non soltanto nelle zone devastate dal sisma, ma anche nelle aree rurali che non sono state […]

Rivolgendosi ai paesi donatori, la Fao segnala che ad Haiti l’agricoltura richiedera’ fondi per 23 milioni di dollari alla Comunita’ internazionale. Questo importo non certo esorbitante permettera’ di sostenere la produzione agricola nei campi e gli orti per l’autoconsumo, non soltanto nelle zone devastate dal sisma, ma anche nelle aree rurali che non sono state direttamente toccate, ma che subiranno tuttavia gli effetti del disastro che ha colpito soprattutto Port-au-Prince, la capitale.

Ci aspettiamo spostamenti massicci di popolazione e danni importanti alle infrastrutture agricole. Quindi e’ determinante fare tutto il possibile per sostenere la produzione agricola locale e garantire i mezzi di sussistenza della popolazione, sottolinea Ari Tubo Ibrahim, rappresentante della Fao ad Haiti.

Da una ventina di anni il Paese dipende in gran parte dalle importazioni di prodotti alimentari. Numerosi haitiani lavorano nel settore agricolo ma non hanno ne’ la competenza ne’ le attrezzature adeguate, e la Fao ritiene che circa la meta’ della popolazione del Paese sia sottoalimentata. Il Programma alimentare mondiale (Pam) ha lanciato un appello alla Comunita’ internazionale per una raccolta di fondi destinata a sostenere circa 2 milioni di persone.
Siccome la prossima stagione delle semine comincia in marzo, gli aiuti agli agricoltori nel corso delle prossime settimane sono vitali per impedire all’emergenza alimentare nazionale di degenerare. Fondi sono anche richiesti per il ripristino delle piccole infrastrutture agricole distrutte dal sisma, in particolare canali d’irrigazione, industria di trasformazione agricola, mercati. Visto il numero incalcolabile di profughi, la Fao prevede anche di lanciare, in ambiente urbano e peri-urbano, progetti di orti comunali.

Di cosa hanno bisogno i produttori agricoli haitiani? Principalmente, di attrezzi agricoli, di concime, di fagioli di buona qualita’, di sementi di granoturco, di leguminose come pure di bestiame, in particolare animali da cortile. I prodotti orticoli cresceranno in tre mesi se piantati ora.
Occorre ricordare che nel 2008, i prezzi elevati dei prodotti alimentari e del combustibile avevano scatenato manifestazioni violente e turbato il quadro politico di Haiti.

Luca Bernardini
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Fonte:
Le Maghreb

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