La ricerca: i social network non ci isolano

"Staccati da lì, esci. Incontra persone vere". E’ il tormentone di milioni di genitori in tutto il mondo, preoccupati nel vedere i figli incollati per ore davanti a uno schermo. Ora uno studio del Pew Research Center sembra smentire uno dei pregiudizi più antichi della – breve – storia dei social network. Quello secondo cui […]

"Staccati da lì, esci. Incontra persone vere". E’ il tormentone di milioni di genitori in tutto il mondo, preoccupati nel vedere i figli incollati per ore davanti a uno schermo. Ora uno studio del Pew Research Center sembra smentire uno dei pregiudizi più antichi della – breve – storia dei social network. Quello secondo cui Facebook scoraggerebbe a creare relazioni autentiche e amicizie "vere". Al contrario, il profilo tracciato dagli utenti osservati dallo studio mostra in media individui più socevoli e aperti nei confronti degli altri. "Sono state dette tante cose scorrette sull’impatto dei social network sulla vita delle persone, sostenendo spesso che siti di questo tipo spingerebbero le persone a chiudersi in se stesse", commenta Keith Hampton, autore dello studio. "Noi abbiamo rilevato l’esatto opposto. E cioè che chi usa Facebook è maggiormente orientato ad avere amicizie forti e ad interessarsi alla vita pubblica".

I dati. Dalla ricerca, che ha visto coinvolte lo scorso autunno 2255 persone, è emerso quindi qualcosa di diverso. Altro che giovani incapaci di relazionarsi con il mondo esterno, i dati dicono che i social users sarebbero ad esempio il 43% più propensi a fidarsi delle altre persone rispetto a chi non frequenta i social media e quasi tre volte tanto rispetto a chi non utilizza internet. Sgomberato il campo anche dal mito per cui il web sarebbe un luogo privo di veri punti di riferimento. Secondo i ricercatori infatti, da Facebook gli utenti riceverebbero un sostegno "emotivo" pari alla metà di quello normalmente ricevuto dal proprio marito o dalla propria compagna. Infondata anche la paura di una moltiplicazione di amicizie fittizie. Secondo i dati raccolti soltanto il 7% degli amici sarebbe rappresentato da persone mai realmente incontrate.

La politica.
E mentre anche nel nostro paese si riflette sull’influenza di Facebook nell’ultima tornata referendaria, dallo studio, condotto negli Stati Uniti nel novembre 2010 durante le elezioni di midterm, arriva una conferma importante. I social network sarebbero diventati a tutti gli effetti un luogo sempre meno virtuale di mobilitazione politica. Dati alla mano i suoi frequentatori sarebbero in media più coinvolti e interessati ai temi pubblici rispetto a chi non frequenta la rete, recandosi maggiormente alle urne ed essendo più propensi a influenzare il voto altrui. Significativo anche il dato dell’adesione al volontariato e ad altre associazioni, cresciuto negli ultimi due anni dal 16 al 28% e in maniera più significativa tra gli utenti internet.

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