In Scozia l’energia arriva dal mare

Entro il 2015 l’energia prodotta dalle onde e dalle maree potrebbe diventare competitiva ed essere prodotta su larga scala. Ne è convinto il primo ministro scozzese, Alex Salmond, che, alla luce dell’impennata che hanno subito gli investimenti nel settore, ha ragione di credere che questa tecnologia possa raggiungere la competitività nell’arco di pochi anni. Finora […]

Entro il 2015 l’energia prodotta dalle onde e dalle maree potrebbe diventare competitiva ed essere prodotta su larga scala. Ne è convinto il primo ministro scozzese, Alex Salmond, che, alla luce dell’impennata che hanno subito gli investimenti nel settore, ha ragione di credere che questa tecnologia possa raggiungere la competitività nell’arco di pochi anni. Finora si riteneva che, per essere commerciabili, le rinnovabili “marine” dovessero aspettare una decina d’anni; oggi invece, è ragionevole pensare che l’industria dell’energia dalle onde e dalle maree sia vicina al punto in cui passerà dalla fase dimostrativa a quella commerciale. Si tratta di un cambiamento che potrebbe far segnare un bel passo avanti al settore delle energie rinnovabili, oltretutto in un Paese, come la Scozia, con un potenziale enorme per lo sviluppo di queste tecnologie. Il primo ministro intende anche puntare molto sugli impianti eolici offshore, attualmente situati ad appena un miglio dalla costa scozzese e che per Salmond andrebbero posizionati ad almeno 20 miglia dalla costa, dove il vento di sicuro soffia più forte. Per passare da subito alla fase operativa, il governo stanzierà 70 milioni di sterline che offriranno un importante supporto allo sviluppo di tutte le infrastrutture necessarie.

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