I detriti dello tsunami arrivano sulla costa Usa

I primi detriti dello tsunami giapponese sono arrivati sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Due settimane fa sono stati trovati dei «reperti» – tra questi un grosso galleggiante – sulla spiaggia di Neah Bay, nella parte più estrema dello stato di Washington. Altri oggetti sono stati recuperati nella vicina British Columbia, in Canada. Secondo gli […]

I primi detriti dello tsunami giapponese sono arrivati sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Due settimane fa sono stati trovati dei «reperti» – tra questi un grosso galleggiante – sulla spiaggia di Neah Bay, nella parte più estrema dello stato di Washington. Altri oggetti sono stati recuperati nella vicina British Columbia, in Canada. Secondo gli esperti, che hanno elaborato una proiezione al computer, è possibile che entro la prossima primavera tonnellate di detriti raggiungeranno le coste statunitensi, dall’Alaska fino al sud della California.

LA MASSA – Su quanto sarà grande questa «massa» esistono valutazioni diverse: quella minima parla dai 5 ai 20 milioni, quella più allarmata arriva fino a 100 milioni. In base ai calcoli il galleggiante, spinto da venti e correnti, avrebbe percorso circa 16 miglia marine al giorno, toccando la sponda americana nove mesi dopo il disastroso terremoto che ha sconvolto il Giappone. La velocità media di un detrito è stata calcolata in 7 miglia, anche se alcuni possono arrivare fino a venti (ovviamente con condizioni meteo favorevoli).

I RESTI DEL SISMA – Il sisma dopo aver seminato distruzione sulla terra ferma ha spinto in mare di tutto. Barche, pezzi di aerei, strutture e qualsiasi cosa sia in grado di galleggiare. Qualche esperto non ha neppure escluso che possano essere rinvenuti anche dei resti umani. In particolare i piedi «chiusi» in scarpe da ginnastica in quanto rimangono più facilmente in superficie. E ciò potrebbe portare a nuovi casi di «piedi mozzati» sulle coste canadesi, un mistero che fino ad oggi ha portato al recupero di una dozzina di arti inferiori nell’area di Vancouver. Le autorità sono in allerta da tempo sull’arrivo dei detriti e ci sono state delle segnalazioni anche se molto distanti dalle coste occidentali Usa. In settembre una nave russa ha intercettato, a 480 chilometri a nord ovest delle Hawaii, una barca portata via dallo tsunami nella regione di Fukushima. Un paio di giorni dopo sono stati ripescati un frigorifero e una tv.

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