La sfida della Honda e’ chiara: creare una vera e propria gamma di modelli ibridi. Forte dei risultati conseguiti (475 mila clienti) con le berline Civic e Insight a partire dal 1999, la Casa giapponese aggiunge ora la CR-Z e si prepara per fine anno al debutto della compatta Jazz.
Con la CR-Z l’obiettivo e’ ambizioso. Perche’ con questo coupe’ 2+2 di taglio sportivo, derivato da una concept vista nel 2007 al Salone di Tokyo, si vuol affermare come la tecnologia ibrida, cosi’ di moda oggi per necessita’ o virtu’, permetta di sposare prestazioni ed ecologia. Vogliamo dimostrare – spiegano in Honda – come sia possibile divertirsi al volante e, nello stesso tempo, consumare e inquinare in termini estremamente contenuti.
E’ il primo coupe’ sportivo nella storia dell’ibrido: un design aggressivo e originale, con frontale basso e slanciato e coda tronca, interni raffinati, due posti (il +2 vale per il trasporto di bambini o, attraverso l’abbattimento dei sedili, per aumentare il vano di carico fino a 401 litri), una grinta piacevole. Almeno quando si utilizza, selezionando un tasto, la terza delle tre modalita’ di uso previste: Normale, Economica, Sport.
In quest’ultimo caso la reattivita’ di acceleratore e sterzo e’ brillante e ben si accompagna al preciso cambio manuale a sei rapporti (per la prima volta addio alla classica trasmissione automatica), che nell’ottica Honda deve caratterizzare un prodotto di questo tipo. Una vettura che punta sull’edonismo e su un target giovanile, con la speranza di conquistare chi cerca un modello di tendenza. E, guarda un po’, si strizza l’occhiolino a Mini, MiTo, 500.
Cuore della CR-Z e’ l’ibrido parallelo, con un 4 cilindri a benzina di 1.5 litri abbinato a un motore elettrico che funge anche da generatore, posto tra il propulsore termico e la trasmissione. Le batterie sono al nichel-metallo idruro.
La potenza complessiva e’ di 124 Cv a 6.100 giri con una coppia di 174 Nm a partire da 1.500, il che garantisce una buona fluidita’ di guida. E’ un valore identico a quello di una Civic 1.8 a benzina. Il sistema e’ quello della Insight, compreso il simpatico gioco dei colori che illumina il tachimetro (rosso quando si va in Sport, azzurro negli altri casi, con un alberello verde che si aggiunge in marcia Eco). Il motore elettrico, che in frenata o rallentamento ricarica le batterie, puo’ essere in un certo senso paragonato per l’effetto a un piccolo turbo, che trasmette ulteriore potenza in fase di accelerazione.
Le prestazioni sono in linea con la classe della vettura, che e’ lunga poco piu’ di quattro metri, pesa circa 1.200 chili e vanta il fior fiore delle dotazioni di sicurezza. Velocita’ 200 km/h, accelerazione da 0 a 100 l’ora 9,9 secondi. Il consumo, nel ciclo combinato, e’ di 5 litri per 100 km con emissioni di Co2 di 117 gr/km. La CR-Z (che in Honda, forse con un po’ di esagerazione, definiscono un’altro dei nostri sogni impossibili) sara’ lanciata in Italia l’8-9 maggio con un classico porte aperte. L’obiettivo e’ di venderne duemila sulle 20 mila unita’ destinate all’Europa in una produzione totale, per ora, di 50 mila esemplari/anno. Tre le versioni, che si differiscono per gli allestimenti (S, Sport e GT), piu’ due pacchetti Plus per la GT. Si parte da 21.800 euro per arrivare a 28.100 per il top. Certo – sospirano in Honda -, ci fossero ancora gli ecoincentivi….