A seguito dell’ annuncio del cancelliere tedesco Angela Merkel in merito alla disattivazione dei reattori nucleari Greenpeace Spagna ha chiesto al governo e al PSOE (Partido Socialista Obrero Español) di seguire l’esempio della Germania e provvedere alla chiusura delle 8 centrali nucleari presenti sul territorio entro il 2018.
Pericolosa inquinante e dispendiosa l’energia atomica secondo gli attivisti non dovrebbe far parte dei piani energetici del paese, che, secondo quanto contenuto in uno studio condotto dalla Fundación Ideas e pubblicato nel 2009, potrebbe benissimo fare a meno delle centrali nucleari, anche a partire dal 2016.
Scalando la Porta di Brandeburgo gli attivisti dell’Associazione ambientalista hanno messo l’accento sull’importanza di ampliare l’utilizzo e la produzione di energia da fonte alternativa che ha il potenziale di creare numerose opportunità di lavoro per i cittadini.
“La Merkel ha capito che è intelligente abbandonare l’energia nucleare e puntare sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica,” ha commentato Carlos Bravo, responsabile della campagna energia di Greenpeace.
Con l’occasione è stato sottolineata la situazione di non sicurezza di alcuni dei reattori spagnoli, ormai giunti a fine ciclo di vita, evidenziando le preoccupazioni in merito al funzionamento della centrale di Garona che quotidianamente affronta i problemi legati alla corrosione delle strutture, problematiche che verranno nuovamente sottolineate in occasione dell’imminente giornata mondiale dell’Ambiente prevista per domenica 5 giugno.
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