Fukushima: nuova fuga radioattiva, l’incubo continua

La centrale nucleare di Fukushima continua a fare paura. Una nuova ingente fuoriuscita di liquido radioattivo si è verificata presso uno dei reattori e, nonostante il tentativo di arginare il danno, ha raggiunto il mare. Aggiungendo, così, alle 11500 tonnellate di acqua radioattiva già finite nell’oceano in seguito al disastro del 11 marzo scorso, altri […]

La centrale nucleare di Fukushima continua a fare paura. Una nuova ingente fuoriuscita di liquido radioattivo si è verificata presso uno dei reattori e, nonostante il tentativo di arginare il danno, ha raggiunto il mare. Aggiungendo, così, alle 11500 tonnellate di acqua radioattiva già finite nell’oceano in seguito al disastro del 11 marzo scorso, altri 300 litri contaminati da cesio 137 e iodio 131.

Ancora da verificare la presenza di altre sostanze altamente pericolose come lo stronzio radioattivo, principale causa dei tumori delle ossa. A lanciare l’allerta è stata la società Tepco, gestore del sito, che ha scoperto una “marea radioattiva” di circa 45 tonnellate intorno a un condensatore della centrale.

I tecnici, immediatamente inviati per trovare la causa dello sversamento (avvenuto nelle vicinanze di un impianto per la decontaminazione delle acque usate nella centrale), hanno cercato di contenere il liquido preparando una barriera di sacchetti di sabbia.

Il sistema ha tamponato il danno, la maggior parte dell’acqua contaminata è infatti rimasta all’interno dell’edificio che ospita l’impianto di decontaminazione, ma circa 300 litri sono comunque fuoriusciti grazie a un condotto che porta dritto dritto nell’oceano.

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