Forest sharing: i ragazzi che curano il bosco per lavoro

La start up che valorizza, in modo sostenibile, i boschi italiani. Li aggrega tramite processi di economia circolare e condivisa, supportando i proprietari.

Forest Sharing

Si chiama Forest Sharing l’innovativa startup dell’Università degli Studi di Firenze dedicata alla tutela dei boschi italiani. Nata per aiutare chi possiede un bosco e fatica a gestirlo in autonomia nonché per aggregare i terreni forestali tramite processi di economia circolare e condivisa. Come funziona? Qualunque proprietario forestale deve semplicemente inserire i dati del proprio bosco sulla piattaforma digitale e scegliere una modalità di gestione tra quelle presenti. In questo modo i proprietari hanno l’opportunità di conoscersi tra loro e con le imprese e i professionisti che lavorano nei boschi, creando valore.

FOREST SHARING: COS’È

Dicevamo che si tratta di una startup nata da un gruppo di tecnici forestali e imprenditori esperti in economia circolare intenzionati a tutelare i boschi e ad aiutare i loro proprietari a gestirli in modo sostenibile. I tecnici di Forest Sharing insieme a questi ultimi scelgono infatti le soluzioni migliori per gestire le aree forestali, offrendo diverse forme di gestione, singole o mixate: taglio legname, valorizzazione ricreativo turistica, mantenimento.

E tutto questo perché una gestione consapevole può fare davvero la differenza. Ce n’è bisogno considerato che le foreste italiane assorbono 43,6 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Insomma, meritano tutto il nostro impegno per essere salvaguardate.

FOREST SHARING: COME FUNZIONA

Qualunque proprietario di boschi non deve far altro che iscriversi al sito di Forest Sharing, dove domanda e offerta di servizi forestali si incontrano. Qui può creare un account e inserire i dati catastali del bosco.

Saranno i tecnici stessi a valutarne lo stato di salute e a concordare insieme al proprietario gli interventi migliori per valorizzare e salvaguardare l’area, in base al valore ad essa attribuito.

I 3 servizi principali offerti dalla piattaforma per i proprietari sono matching con aziende del settore, selvicoltura di precisione, partecipazione a bandi di contributo. Un progetto innovativo, utile e sostenibile!

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BOSCHI ADOTTATI

Dalla sua nascita, Forest sharing ha adottato 18.000 ettari di boschi, appartenenti a 750 proprietari, che hanno così trovato un supporto importante per non abbandonare e depauperare un patrimonio di alberi e di suolo incontaminato. Ma dall’Italia Forest sharing, con i suoi sette soci di età media di 32 anni, si sta espandendo anche in Croazia, Grecia e Spagna. E, come ricorda Yamuna Giambastiani, 31 anni, uno dei soci, circa il 55 per cento dei boschi in Italia sono abbandonati. E sprecati.

L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook di Forest Sharing

GLI ALBERI SONO IMPORTANTI, COME E PERCHÈ TUTELARLI:

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