Un laboratorio artigianale di sartoria creativa che recupera vecchi indumenti e tessili di varia natura trasformandoli in prodotti nuovi, originali ed allo steso tempo etici, dove il rifiuto e lo scarto diventano una risorsa all’interno di un processo produttivo finalizzato a creare pezzi unici. Il progetto si chiama ecoatelier, un modo per tutelare l’ambiente ed evitare lo scorretto smaltimento di abiti in luoghi non adatti, attraverso il quale i clienti, oltre a poter acquistare un prodotto finito, hanno anche la possibilità di consegnare capi non più usati e che magari butterebbero via, per ricreare modelli alla moda ed originali.
L’idea è di Antonella Abbrancati, che con le sue creazioni si candida al Premio Non Sprecare 2012: «Amo la mia piccola e giovane attività che svolgo ancora tra le pareti di casa, ma con la quale spero di dare un giorno il mio contributo allo sviluppo ed alla diffusione di una cultura eco-sostenibile, dimostrando in maniera concreta che riciclando i vecchi abiti si possono creare capi completamente nuovi ed allo stesso tempo originali, di qualità ed etici».