I progressi realizzati dal confronto Stato-Regioni su quello che dovrà essere il Nuovo Conto Energia, ancora una volta dividono settore ed opinione pubblica. Le novità del testo che oggi dovrebbe essere firmato dal ministro Romani hanno convinto il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane di Confindustria ANIE che in base alle indiscrezioni circolate in queste ore parla oggi di “significativi miglioramenti” rispetto alla versione della scorsa settimana.
Ad aver raccolto il parere positivo del GIFI sono soprattutto 4 proposte:
- L’estensione a 1 MWp su edifici della categoria di impianti non soggetta a limiti di spesa ed al registro informatico per gli anni 2011 e 2012;
- L’istituzione di un canale preferenziale per gli impianti che entrano in esercizio entro il 31 agosto 2011, al fine di salvaguardare i grandi impianti attualmente in realizzazione;
- La modifica del premio per l’installazione di impianti in sostituzione di coperture contenenti amianto dal valore percentuale ad un valore fisso;
- Lo snellimento delle procedure per la formazione delle graduatorie degli impianti iscritti al registro.
A giudicare positivamente il testo presentato dal Governo alle Regioni è anche Power-One Italy secondo cui ora è importante che il nuovo decreto sia emesso in tempi brevissimi. L’industria è é allo stremo in questo momento […] ogni ulteriore ritardo rispetto alla data prevista del 30 di aprile potrà causare effetti dirompenti, molto difficilmente recuperabili nel medio termine”.
Gli fa eco Paolo Rocco Viscontini, Presidente e AD di Enerpoint SpA “Il nuovo testo permetterà alle aziende del settore di ripartire immediatamente e chi stava installando impianti avrà il tempo per terminarli avendo la certezza del riconoscimento della tariffa incentivante allineata a quella attesa. Mi aspetto che oggi, 29 aprile, la firma del decreto suggelli la ripartenza del fotovoltaico in Italia.”
A sostenere il no pronunciato dalle Regioni è invece Assosolare che attraverso il suo presidente Gianni Chianetta sottolinea come il Governo, ancora una volta, si sia dimostrato indifferente alle posizioni espresse anche dalle Camere, “con particolare riferimento alla tutela degli investimenti e alla sostenibilità delle tariffe incentivanti per il comparto del fotovoltaico, a tutt’oggi e da mesi in ginocchio”. “Tutto questo, – rileva in una nota – malgrado il costante impegno e le varie soluzioni proposte in diverse sedi da Assosolare e dalle altre associazioni delle rinnovabili”.
Un no a cui si associa anche il responsabile Energia della CGIL Nazionale, Antonio Filippi “Dopo la bocciatura del decreto sulle rinnovabili da parte della conferenza delle Regioni chiediamo al Governo di ritirare la proposta” e “ripresentare una normativa in grado di promuovere realmente le rinnovabili, come l’Europa ci chiede”. “E’ indispensabile – osserva Filippi – riaprire il confronto con tutte le parti sociali e le imprese del comparto perché non possiamo permetterci di far saltare un settore strategico – conclude – per lo sviluppo, l’occupazione, e la produzione di energia pulita”.
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