Gomme d’auto: i 5 controlli da fare

Battistrada, pressione, spalla. C’è anche un sistema elettronico di controllo, ma preferite sempre la tappa dal gommista. La posizione delle gomme potrebbe ruotare

controllo gomme auto

La metà degli automobilisti italiani hanno problemi con le gomme. E rischiano di sprecare i loro spostamenti, rendendoli pericolosi, per una cattiva manutenzione di un oggetto fondamentale per la guida.

CONTROLLO GOMME AUTO

Eppure, per viaggiare in sicurezza basta fare 5 controlli essenziali alle gomme, nei tempi e nei modi giusti.

Il battistrada. Secondo il codice della strada, la tassellatura del battistrada non deve essere inferiore a 1,6 millimetri: quindi, prima ancora delle nostre libere decisioni c’è una legge da rispettare. Il controllo del battistrada è abbastanza semplice, e possiamo farlo da soli, senza spendere soldi per pagare il tecnico di un’officina. Quando si viaggia in macchina, i battistrada sono praticamente attaccati all’asfalto, con una distanza pari a quattro, sottili cartoline: quindi l’usura, specie con il caldo, è molto probabile. Per metterla a fuoco, utilizzate il metodo della moneta da 2 euro. Infilatela tra gli spazi del battistrada, e se si vede il bordo dorato della moneta, allora significa che la gomma va sostituita. Tra l’altro, l’acquisto di un nuovo pneumatico oggi è semplicissimo: non dovete recarvi in officina, ma potete farlo anche online, attraverso siti affidabili come gomme-auto.it

La pressione. Qui avete bisogno, ogni tanto e in particolare durante i mesi estivi, di fare un controllo dal vostro benzinaio. Ma generalmente, una volta avuta la sua ospitalità, potete procedere con il fai-da-te e verificare che la pressione delle gomme sia a posto. I valori corretti, generalmente tra 2.0 e 2,5 bar, sono quelli che fornisce la casa automobilistica della vostra vettura, e di solito li trovate nello sportello per il carburante o sulla portiera lato conducente e anche nel libretto di istruzioni della vettura. Rispettateli, in quanto la pressione sbagliata è un doppio spreco. Se le gomme sono sgonfie, a parte il rischio sicurezza, consumate più benzina (dal 5 all’8 per cento) e logorate i bordi dei vostri pneumatici. Se invece la pressione è troppo alta, l’usura colpisce facilmente la parte centrale delle gomme. E i rischi di sbandamenti durante la guida aumentano. Attenzione: la pressione di gonfiaggio va controllata a freddo, quando l’auto non ha coperto più di due chilometri di strada.

La spalla. È la parte della gomma più visibile, e va dalla fine del cerchio fino al battistrada. È molto delicata, e si può facilmente rovinare quando, per esempio, salite un marciapiede (gesto da evitare comunque). Durante la curva il vostro pneumatico lavora molto proprio nella parte della spalla, dove dovete verificare se si sono prodotte bolle o rigonfiamenti. Usate guanti in lattice per questa ispezione, e se trovate i danni indicati, non perdete tempo: dovete sostituire lo pneumatico.

Sistemi automatici di controllo. Molte auto sono fornite di TPMS (Tyre Pressure Monitoring System): in pratica si tratta di sistemi di controllo automatico delle gomme. Con i quali si accende una spia in caso di qualche disfunzione, a partire dalla pressione delle gomme: come l’indicatore che vi segnala la mancanza di olio. Noi di Non sprecare forse siamo tradizionalisti, ma il consiglio che vi diamo, a prescindere dai sistemi elettronici, è di andare sempre dal gommista prima di partire per un viaggio. Specie se non è breve. L’esperienza della mano dell’uomo vi darà maggiore sicurezza.

Rotazione delle gomme. Il controllo complessivo presso il vostro gommista di fiducia vi consentirà anche di prendere una decisione molto utile per dare longevità e sicurezza ai vostri pneumatici. Può essere utile, cosa abbastanza frequente, ruotare le gomme, spostando quelle anteriori nella parte posteriore. E viceversa. Oppure bisogna controllare l’equilibratura e le sospensioni: tutti elementi decisivi per consentire di fare un buon viaggio.

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