Conto energia termico

Verrà adottato in Italia un nuovo conto energia dedicato alle rinnovabili termiche, sul modello del Conto energia fotovoltaico. A renderlo noto è stato qualche giorno fa il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera in occasione dell’incontro per la presentazione del Fondo rotativo di Kyoto (il Fondo Kyoto, che partirà il 15 marzo, prevede essenzialmente la […]

Verrà adottato in Italia un nuovo conto energia dedicato alle rinnovabili termiche, sul modello del Conto energia fotovoltaico. A renderlo noto è stato qualche giorno fa il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera in occasione dell’incontro per la presentazione del Fondo rotativo di Kyoto (il Fondo Kyoto, che partirà il 15 marzo, prevede essenzialmente la promozione di interventi su efficienza energetica, diffusione di mini impianti per la produzione di elettricità, calore e freddo, impiego di rinnovabili di piccola taglia e promozione di nuove tecnologie).

L’annuncio era stato dato già qualche mese fa dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, che aveva informato sull’intenzione del governo di puntare ad altre fonti rinnovabili di energia oltre al fotovoltaico. 

Il meccanismo incentivante è in realtà già previsto dal decreto legislativo 28/2011 il quale prescrive che “l’accesso agli incentivi statali di ogni natura è consentito, a condizione che, a decorrere da due anni dall’entrata in vigore del presente decreto legislativo, i pannelli siano dotati di certificazione Solar Keymark”.

Il Solar Keymark è un marchio, riconosciuto a livello europeo e sviluppato dal CEN (Comité Européen de Normalisation) che attesta la conformità dei collettori solari termici alle norme EN, e può essere rilasciato soltanto da pochi organismi accreditati, tra cui l’IMQ per l’Italia.

C’è però chi non è convinto della validità del provvedimento annunciato dal Governo. Stefano Cassandrini, responsabile del settore rinnovabili di Assotermica, ha infatti spiegato che le ultime notizie a riguardo e le bozze circolate a fine gennaio limitano l’applicazione del Conto energia termico al settore pubblico, escludendo invece il privato.

Il timore è dunque quello che possano essere finanziati interventi che non hanno in realtà necessità di essere incentivati a discapito del piccolo intervento del privato, ostacolato spesso anche da regole burocratiche disomogenee nei diversi contesti sociali. L’associazione aveva chiesto espressamente “una stabilizzazione del Conto energia termico estendendolo anche al pubblico, finora escluso dalle detrazioni, ma mantenendo l’incentivazione assolutamente anche per il settore privato”.

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