Compri su Internet e risparmi (in cambio dei dati personali)

La merce più richiesta, online, sono i dati del cliente. Abitudini, gusti, passioni, preferenze sessuali e convinzioni politiche: la lunga lotta per il rispetto della privacy online è costellata di operazioni poco trasparenti da parte di chi fa ricerche di mercato e accompagnata – dalla parte dell’utente – da quella sensazione un po’ fastidiosa di […]

La merce più richiesta, online, sono i dati del cliente. Abitudini, gusti, passioni, preferenze sessuali e convinzioni politiche: la lunga lotta per il rispetto della privacy online è costellata di operazioni poco trasparenti da parte di chi fa ricerche di mercato e accompagnata – dalla parte dell’utente – da quella sensazione un po’ fastidiosa di venir violati nella nostra intimità, quando arrivano proposte commerciali troppo personalizzate da parte di sconosciuti. Ma se siamo direttamente noi a fornire indicazioni sui nostri consumi e se per questo motivo veniamo premiati con sconti tangibili e immediati sui beni che stiamo acquistando, le cose potrebbero andare diversamente. Questo devono aver pensato i due ragazzi italiani dalle identità per ora sconosciute, quando hanno sviluppato l’idea alla base della start-up Madai, lanciata ufficialmente lunedì in Italia, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Sudafrica.

IL SISTEMA – A differenza dei siti stile Groupon in cui comprare un servizio o un bene a prezzi scontati all’interno di un’offerta a tempo, o delle classiche aste online stile eBay, Madai lavora direttamente con aziende e marchi senza intermediari (e presto anche social network): il suo widget comparirà nella pagina online mentre stiamo prenotando un volo aereo sul sito della compagnia da noi scelta, o mentre stiamo acquistando un telefonino nella sezione e-commerce del produttore stesso. Una volta conosciuto il prezzo ufficiale del bene che stiamo acquistando, Madai ci chiederà quanto siamo disposti a spendere e se per noi è quello il prezzo giusto. Potremo quindi decidere se acquistare subito o andare avanti: in quel caso, in cambio di un piccolo sconto, il sito ci proporrà una ricerca di mercato (un questionario, un parere scritto, la segnalazione di qualcosa che ci piace). Completato il primo questionario, ancora un a volta potremo decidere se acquistare il biglietto aereo o chiedere un ulteriore sconto, ripagando ancora una volta il venditore con un po’ del nostro tempo. Vi sarà ovviamente un limite massimo – deciso di volta in volta dall’azienda in questione – di rilanci e di sconti applicabili. Correndo talvolta anche il rischio, in caso si tratti di offerte appetibili e magari last minute, che l’oggetto in fase di acquisto cambi tariffa o finisca rapidamente.

GLI ESORDI – Nato da un’idea italiana e grazie ai capitali d’impresa raccolti poi in tutto il mondo, fino all’apertura della sede operativa a Londra, Madai parte proprio in questi giorni in cinque Paesi, Italia inclusa. L’esordio italiano è previsto per metà settimana, quando il sistema tecnologico di Madai verrà usato da una grande società di selezione del personale per lanciare una sua indagine sul mondo del lavoro, in concomitanza con la vendita al ribasso delle tavolette iPad di casa Apple. In Sudafrica la prima esperienza sarà invece legata a una catena alberghiera, che offrirà sconti sulle notti nei suoi hotel in cambio di qualche informazione sui suoi clienti.

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