Campania avvelenata

  di Enzo Ciaccio Quattordici arrestati e 38 indagati. Secondo la procura di Napoli, dal 2006 hanno sversato direttamente in mare tonnellate di percolato proveniente dalle discariche e dagli impianti di trattamento dei rifiuti. Le accuse sono associazione per delinquere, traffico illecito di rifiuti e truffa. Agli arresti domiciliari sono finiti l’ex prefetto Corrado Catenacci […]

 

di Enzo Ciaccio
Quattordici arrestati e 38 indagati. Secondo la procura di Napoli, dal 2006 hanno sversato direttamente in mare tonnellate di percolato proveniente dalle discariche e dagli impianti di trattamento dei rifiuti. Le accuse sono associazione per delinquere, traffico illecito di rifiuti e truffa. Agli arresti domiciliari sono finiti l’ex prefetto Corrado Catenacci e la vice di Guido Bertolaso alla Protezione civile, Marta Di Gennaro. Tra gli indagati, l’ex governatore della Campania Antonio Bassolino.
LA MANO DELLA CAMORRA. Dall’inchiesta spunta il disastro dei depuratori campani, che inquinano invece di depurare come fu dimostrato nell’estate 2009. E la tragedia di un sistema di smaltimento che non ha mai funzionato e da sempre nel mirino dei magistrati. Ma c’è chi osserva che l’alternativa ai metodi di smaltimento (illegali) escogitati dagli accusati è spesso l’affidarsi a ditte affiliate alla Camorra che di nascosto e a prezzi stracciati “liberano” la Campania dai rifiuti. Gli sviluppi dell’inchiesta avviata dalla procura di Napoli diranno se e quali intrecci si configurano fra questi due mondi perversi.
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