“Con la decisione di rinunciare al nucleare è evidente che il costo dell’elettricità aumenterà”. Le parole sono di Nobuo Tanaka, Executive Director della IEA (International Energy Agency), che ha così commentato quanto stabilito dal gabinetto tedesco, riunitosi stamane per discutere la bozza della legge sulle energie rinnovabili.
Dall’odierno incontro due importanti risultati: il tanto temuto taglio al fedd-in-tariff ipotizzato per il 2012 non ci sarà mentre, dal fronte nucleare è arrivato il sì definito allo spegnimento immediato di ben 8 reattori, ad eccezion fatta per una di queste centrali che potrebbe servire da generatore di emergenza da qui al 2013.
La preoccupazione di Tanaka è legata alle interconnessione del mercato tedesco con le reti europee che, a causa di questa scelta, potrebbero trovarsi in difficoltà anche dovute al previsto aumento dei prezzi al consumatore. “Ogni paese ha il diritto di prendere le proprie decisioni, ma pensiamo che una tale scelta, di un’uscita dal nucleare, dovrebbe essere effettuata in un quadro europeo, perché altrimenti potrebbe compromettere le politiche e la sicurezza dell’approvvigionamento in altri paesi”, ha aggiunto Tanaka.
Dall’incontro a Berlino, che ha visti riuniti i ministri tedeschi, trapela quindi anche la necessità di rivedere al più presto i piani e le politiche energetiche del paese investendo in impianti per lo sfruttamento di energie alternative tra cui eolico e solare, rafforzati anche dall’affermazione che il FiT tedesco, minacciato fino a poche ore fa da un ulteriore taglio degli incentivi del 6%, sopravvivrà.
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