“Arte da tutti per tutti”: la community di IoRicreo

Una community per condividere le proprie idee di riciclo creativo, a metà fra artigianato e arte, senza dimenticare l’utilità per la casa: dare nuova vita a oggetti e materiali di scarto, infatti, può contribuire al nostro arredamento senza farci spendere denaro. Se poi queste idee vengono messe a disposizione degli altri, e viceversa, si crea un circolo virtuoso per tutti. Una realtà del genere esiste già dal 2007 in Italia e ha raccolto finora più di 8mila seguaci. Ci riferiamo a IoRicreo, che è ormai un punto di riferimento per chi desidera realizzare oggetti e complementi di arredo a partire da materiali di scarto. Per saperne di più abbiamo fatto quattro chiacchiere con il presidente, Francesco Di Biaso.

Qual è l’idea sulla quale di fonda IoRicreo?
Uno dei nostri motti è “Arte da tutti per tutti”. Tutti possiamo essere artigiani a casa nostra, il nostro target di riferimento è fatto di casalinghe, impiegati… Vogliamo ricreare la manualità, il saper fare. Per questo puntiamo alla semplicità: ogni proposta di riciclo creativo rientra in una precisa categoria che fa riferimento alla raccolta differenziata: plastica, vetro, carta, umido, elettronica. La maggior parte degli oggetti proposti, inoltre, richiede l’utilizzo di strumenti molto comuni come cacciaviti e coltelli da cucina.

Quali sono i numeri di IoRicreo?
La community può contare su 8mila follower, mentre la realtà associativa si fonda su 5 persone e una cinquantina di soci e simpatizzanti, che incontriamo ogni anno di persona a Genova, al Castello di Nervi, per il compleanno di IoRicreo, “Ri-Party”. Con artisti, musica, cibo e bevande rigorosamente a km zero.

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Come e quando è nata IoRicreo?
Nasce innanzitutto nella mia testa, quando ero uno studente Erasmus in Spagna e per un’esigenza concreta mi sono trovato a dover arredare una stanza mettendomi a costruire mobili d’arredo con il cartone. Le persone che venivano alle mie feste erano interessate e colpite dalla bellezza e dalla praticità degli oggetti creati da me. Quando sono tornato in Italia ho trasformato questo in un’esperienza concreta: nel 2007 comincia la storia di IoRicreo.

 

Oltre al sito e alla festa annuale su quali strumenti vi basate?
Sicuramente il sito è l’arteria principale dalla quale divulghiamo le nostre idee, ma fondamentale è l’apporto dei social network. Noi siamo presenti su tutti i principali social, da Facebook a Twitter, ma anche su Pinterest, Linkedin, Flickr e YouTube.

Qual è stato il vostro percorso di crescita?
I primi anni sono stati di assestamento, eravamo come i “quattro amici al bar” di una famosa canzone! Il boom lo abbiamo avuto negli ultimi 3-4 anni quando abbiamo fondato l’associazione e siamo entrati ufficialmente nel mondo del lavoro aprendoci al pubblico.

Qual è il vostro intento, nel contesto di crisi in cui viviamo?
Quello che vogliamo fare emergere è un discorso di riscoperta del sé, lanciando un messaggio di non spreco: le persone spesso hanno già quello di cui hanno bisogno, noi le invogliamo ad usare il proprio bagaglio culturale e ciò di cui dispongono in casa. Per tre motivi: risparmio economico, valorizzazione dei prodotti e pieno rispetto dell’ambiente.

Qualche esempio di creazioni con materiali di recupero che possiamo trovare nel vostro sito?
Complementi d’arredo e oggetti utili per la casa come ad esempio il raccogli sacchetti, un’idea molto semplice da realizzare con una vecchia confezione di candeggina per racchiudere i sacchetti tutti insieme sotto il lavandino della cucina. Oppure, la linguetta delle lattine delle bibite può essere usate per espandere le grucce per appendere gli abiti, senza utilizzo di altri strumenti. Altre idee, più di design: il lumino o il candelabro realizzati a partire da una bottiglia di vetro.

Come si fa a segnalarvi un’idea di riciclo creativo da condividere?
Abbiamo una redazione che segue le idee da pubblicare. Basta contattarci attraverso il sito: gli utenti possono segnalarci le proprie idee oppure suggerirci un argomento da trattare.

Avete pubblicato anche un libro…
Con Terre di mezzo Editore è uscito “IoRicreo – manuale di riciclo creativo“: contiene 49 idee di progetti (illustrati da Maddalena Gerli) che uniscono aspetto funzionale e stimolo della creatività.

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Quali sono le vostre attività?
IoRicreo è un’associazione con dei rientri e delle spese che sono dati da laboratori, attività di settore, spot pubblicitari, donazioni. Teniamo dei laboratori all’interno delle scuole, abbiamo allestitito alcune mostre e delle fiere.

IoRicreo quindi è anche una fonte di lavoro. Qual è il vostro punto di forza?
IoRicreo permette ad altre persone di lavorare di più. Concretamente: l’artigiano Y ci segnala la sua idea, noi gli diamo visibilità, la fiera di settore lo contatta e lui ottiene un appalto. In altre parole, IoRicreo è il collante fra le realtà di settore e gli appassionati. Soprattutto, al di là dell’attingere gratuitamente a migliaia di altre idee, chi condivide le proprie attraverso il nostro sito ottiene anche il vantaggio di godere di una importante vetrina.

In termini numerici?
IoRicreo ogni giorno registra alcune migliaia di visitatori unici: gli artigiani, o le persone comuni, ne ottengono così più visibilità di quella che potrebbero ricavarne da uno spazio pubblicitario su un giornale locale o da un piccolo spot di una trentina di secondi su una rete televisiva!

(Le foto sono state fornite da www.ioricreo.org – arte del riciclo creativo)

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