Continua a crescere la fame nel mondo. Per la prima volta nella storia umana, si stima che oltre un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo e’ sottonutrito. Lo rende noto la Fao, l’organismo dell’Onu che si occupa di contenere la piaga della carenza di cibo nel mondo. Le stime per il 2009 sono state riviste al rialzo: 1,02 miliardi, oltre 100 milioni sopra il livello dell’anno scorso.
Un sesto della popolazione mondiale non ha sufficiente cibo per sopravvivere. E’ l’effetto dell’attuale crisi economica mondiale, spiega la Fao, che ha ridotto i redditi, aumentato la disoccupazione e ridotto l’accesso al cibo ai piu’ poveri. Secondo il direttore generale Jacques Diouf, “questa silenziosa crisi alimentare costituisce un serio rischio per la pace e la sicurezza nel mondo. Non possiamo rimanere indifferenti”.
Se non verranno adottate subito misure sostanziali e durature, sottolinea l’agenzia Onu, non verra’ raggiunto l’obiettivo sottoscritto da 180 Paesi presenti al vertice mondiale dell’Alimentazione nel 1996 di ridurre entro il 2015 il numero delle persone sottonutrite nel mondo.
“Le nazioni povere – ha aggiunto Kanayo Nwanze, presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Ifad – devono essere dotate degli strumenti economici e politici necessari a stimolare la produzione e la produttivita’ del loro settore agricolo. Per ridurre il numero di persone vittime della fame, i governi, assistiti dalla comunita’ internazionale, devono garantire ai piccoli contadini l’accesso non solo a sementi e fertilizzanti, ma anche a tecnologie piu’ adatte, infrastrutture, schemi di finanza rurale e mercati”.
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