La Acsus Lecce è la prima squadra di calcio per non vedenti

I giocatori sono cinque e nel corso della sua vita l'Acsus ha vinto 10 scudetti e cinque supercoppe

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Salvatore Peluso, pugliese, è diventato cieco da bambino, a causa dell’improvvisa esplosione di un ordigno bellico. Aveva una grande passione per il calcio, e così, una volta cresciuto si è messo a studiare come non rinunciare al suo sport preferito. E inventò una soluzione tecnica, ovvero un pallone sonoro, e la prima squadra di calcio a 5 formata interamente da giocatori non vedenti, chiamata Acsus Lecce (Associazione Sportiva e Culturale salentina)
Correva l’anno 1985, e da allora molte cose sono cambiate nell’universo delle discipline sportive paralimpiche, tra le quali è entrata anche il calcio a 5. Un universo di sportivi che non sprecano un attimo della loro vita e dei loro interessi agonistici, e,  mostrando una straordinaria e indomabile forza di volontà, riescono a fare gare e competizioni a livelli altissimi. Ovunque, in Italia e nel mondo.
Locandina Come Fosse Luce
Così, l’Acsus Lecce fondata da Peluso, con un gruppo di una decina di amici, in questi anni ha collezionato una serie incredibile di risultati. Ha vinto dieci scudetti, cinque supercoppe e cinque coppe Italia.
Una storia prima umana e poi sportiva,  che Corrado Punzi ha trasformato in un film-documentario intitolato “Come fosse luce”. Dove, tra gli altri, Davide Dongiovanni, cieco dall’età di nove anni a causa di un glaucoma, racconta come è cambiata la sua vita grazie all’esperienza sportiva con l’Acsus Lecce: «Ho conosciuto Salvatore e la squadra da bambino attraverso mia madre. Per me, che già amavo il calcio, è stato quasi un regalo, una palestra di vita e di  valori fondamentali dentro e fuori dal campo. Ho imparato a vivere. Grazie soprattutto al confronto con ragazzi non vedenti più grandi, ho acquisito strumenti per affrontare la quotidianità».

Tutte le notizie sul film-documentario di Punzi si possono avere tramite questa pagina Instagram. 

Foto di copertina e foto interna tratte da www.vita.it

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