Un dibattito incentrato sulle strategie economiche sostenibili degli ultimi anni e sul futuro di un nuovo sistema produttivo in Italia – è stato questo, in sintesi, il tema centrale affrontato nel corso del workshop “2012: quale Green strategy? Vivere verde. Tra sostenibilità e Blue economy” organizzato ieri a Milano dalla Fondazione Istud, in collaborazione con alcuni rappresentati della Commissione Europea e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.
Durante l’incontro, diversi imprenditori, economisti ed esperti di settore, si sono confrontati su due diversi modelli di sviluppo sostenibile: la Green Economy (basata principalmente su una crescente richiesta di investimenti aziendali per la salvaguardia dell’ambiente) e la Blue Economy (ispirata ad un sistema di “crescita” offerto da “tecnologie naturali” e che richiedono un minor impiego di capitali per la creazione sostenibile dei “flussi di reddito”). Partendo dalle ultime novità dei vari settori ‘verdi’ – come il riciclo, i sistemi di certificazione ambientale e ed energetici, la mobilità e i nuovi Green Jobs – il workshop ha inoltre analizzato gli aspetti più importanti del 2011 (come ad es. il nuovo meccanismo di incentivazione alle FER del IV Conto Energia) ma anche le nuove strategie energetiche dell’Europa in Nord Africa sullo sfondo della recente “primavera araba” (basti pensare alle iniziative Desertec e Medgrid). Scenari questi, che hanno certamente aperto interessanti interrogativi sul futuro economico del Vecchio Continente nel 2012 e su quale direzione prenderanno i prossimi investimenti ispirati al Green o al Blue Business.