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Un patto tra i sindaci europei per stroncare le emissioni di gas serra

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Un patto per la riduzione accelerata delle emissioni di Co2 e contro l’inquinamento. Lo hanno firmato i sindaci di tremila città europee, che rappresentano circa 140 milioni di cittadini del Vecchio Continente. L’ultima a scendere in campo è stata la città spagnola di Girona, in occasione della cerimonia annuale al Parlamento europeo, a Bruxelles.

In questa occasione sono state 263 le new entry che hanno sottoscritto l’impegno di ridurre di almeno il 20% le proprie emissioni di Co2 entro il 2020, superando i target già fissati dall’Ue. Il potenziale complessivo di taglio di gas serra con questi firmatari è di 144 milioni di tonnellate di CO2 l’anno.

Nonostante la crisi, le città firmatarie finora hanno investito oltre 40 miliardi di euro per lo sviluppo delle energie sostenibili. «Queste iniziative locali sono davvero promettenti – ha detto il commissario Ue all’Energia, Gunther Oettinger – ma si deve fare di più e più in fretta e io intendo contribuire. Ad esempio, insieme al commissario Ue alle politiche regionali, Johannes Hahn, abbiamo fatto convergere maggiormente la nostra attenzione sull’efficienza energetica e le energie rinnovabili, nell’ambito della nostra politica regionale».

Il Parlamento europeo sostiene gli sforzi del Patto dei sindaci. «L’efficienza energetica per noi è una delle priorità principali» ha detto il presidente Jerzy Buzek. Ma gli enti locali europei chiedono garanzie. «Ora – ha affermato Mercedes Bresso, presidente del Comitato delle regioni Ue – è il momento di passare ad una nuova fase: dare il via ad investimenti a favore dell’energia sostenibile attraverso un legame più coerente fra il Patto dei sindaci e le possibilità di finanziamento a livello europeo e ampliarne la portata all’intero programma per l’uso efficiente delle risorse, in particolare per la gestione dell’acqua e dei rifiuti».

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