Tir sharing: condividere una spedizione e risparmiare

Dopo le macchine, le bici e i taxi, adesso anche i tir. E’ nato il tir sharing, cioè la condivisione di un camion per una trasporto in un viaggio che altrimenti sarebbe andato a vuoto. Il punto di partenza è questo: in Italia il 91 per cento delle merci viaggia su gomma, e un camion […]

Dopo le macchine, le bici e i taxi, adesso anche i tir. E’ nato il tir sharing, cioè la condivisione di un camion per una trasporto in un viaggio che altrimenti sarebbe andato a vuoto. Il punto di partenza è questo: in Italia il 91 per cento delle merci viaggia su gomma, e un camion su quattro viaggia vuoto, durante il percorso di ritorno. Da qui la possiiblità di evitare questo spreco, cancellando viaggi inutili e guadagnandoci tutti qualcosa, trasportatori e clienti. Il fenomeno è alimentato da alcuni sti web, nati proprio con questa funzione, come sendilo.comcarichi.teleruote.comcaricacamion.it

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Come funzionano? Gli autotrasportatori si registrano sulla pagina web prescelta, indicano data e rotta del percorso dove hanno disponibilità di carico, la tariffa a chilometro e la capacità massima di merci da trasportare. Chi invece deve spedire delle merci, va sul sito, prenota e paga con la carta di credito. La registrazione è gratuita, e il sito trattiene solo il 3 per cento della transazione a carico del cliente. Il risultato è meno viaggi inutili, meno sprechi e innanzitutto costi più bassi per gli utenti.

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