Isola di Budelli, torna a rischio perché il Parco non la vuole

«Costa troppo, e con questi soldi possiamo fare progetti più utili» avverte il consiglio di amministrazione del Parco. Ma il finanziamento arrivava dal ministero. E se non protegge Budelli a che cosa serve il Parco naturale della Maddalena?

RINUNCIA ACQUISTO ENTE PARCO ISOLA DI BUDELLI –

L’isola di Budelli torna a rischio speculazione. Con una decisione piuttosto incredibile il Parco naturale della zona ha deciso di rinunciare all’acquisto della perla rosa del Mediterraneo. Il consiglio di amministrazione, infatti, ha votato a favore di una delibera con la quale si sceglie di rifiutare il diritto di prelazione. Il motivo? Troppi soldi. Eppure lo stanziamento di 3 milioni di euro era già stato assegnato dal ministero dell’Ambiente proprio per salvare Budelli. Con quei soldi, dicono al Parco, possiamo finanziare progetti «più utili» per il territorio.

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LA RINUNCIA ALL’ACQUISTO DELL’ISOLA DA PARTE DI MICHAEL HARTE –

L’isola di Budelli, ricordiamolo, era finita all’asta del tribunale, ed era stata acquistata dal magnate neozelandese Michael Harte. Ma una provvidenziale campagna delle associazioni ambientaliste aveva fatto ritirare Harte, che intendeva costruire un resort turistico di lusso su un’area di 25 ettari, interamente protetta da vincoli ambientali e paesaggistici.

LA RINUNCIA DA PARTE DELL’ENTE PARCO –

Ora bisogna fare i conti con il forfait dell’Ente Parco. Non si capiscono, però, due cose. La prima: se un Parco naturale rifiuta i soldi del ministero per un progetto del genere, allora a che serve la sua attività? Esiste qualcosa di più importante, nella zona, del salvataggio di Budelli? Seconda domanda: è possibile mai che con tutti i milionari che sbarcano nella Maddalena e in Costa Smeralda, nessuno abbia sentito il bisogno di organizzare una donazione per salvare questo piccolo paradiso mediterraneo?

(Fonte immagine di copertina: Wikipedia)

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