Neanche il tempo di fare delle norme giuste, a favore dei cani e dei gatti e dei loro legittimi proprietari, e già ci sono le prime crepe e qualche interrogativo. L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha dato il via libera alla possibilità di portare il cane e il gatto nella cabina dell’aereo, durante il viaggio con i rispettivi proprietari, e di non essere più rinchiusi nella stiva, come una qualsiasi merce-bagaglio.
Ma resta un’incognita: come si comporteranno le compagnie aeree? Speculeranno su questa sacrosanta decisione dell’Enac per stangare i viaggiatori che non vogliono staccarsi dai loro compagni di vita? Qui l’Enac è molto ambiguo e intende lasciare le mani libere ai protagonisti del mercato del traffico aereo per decidere le tariffe da applicare a cani e gatti in versione viaggiatori d’aereo.
Gli unici vincoli richiesti sono che cani e gatti devono essere sistemati in un apposito trasportino, ben legato, da sistemare anche nella cappelliera, e il peso dell’animale non può superare quello di un “passeggero medio”.
Si sblocca così una discriminazione piuttosto incomprensibile, visto che, per esempio, cani e gatti possono viaggiare normalmente sui treni. Resta capire il costo di questa utile novità, ovvero quale spesa extra le compagnie aere andranno a mettere a carico dei viaggiatori e come si regoleranno le compagnie low cost, che di solito fanno pagare come extra anche l’aria che si respira in cabina.
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