Un cantiere fantasma e piscine mai completate: questo lo stato in cui versa il Polo Natatorio San Paolo di Lungotevere Dante a Roma, costruito in occasione dei Mondiali di nuoto del 2009.
Una struttura fatiscente completamente abbandonata i cui impianti dato lo stato di degrado in cui versano andrebbero completamente risistemati: peccato l’opera sia costata alla collettività oltre 16 milioni di euro.
E non è tutto. Come leggiamo su Paese Sera, il presidente del municipio XI, Andrea Catarci, recatosi sul posto insieme ad alcuni ufficiali della Polizia di Roma Capitale per visionare lo stato dei lavori, si è trovato di fronte il cancello sbarrato. Nonostante un’autorizzazione richiesta e approvata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, di fatto Catarci si è visto negare la possibilità di effettuare il sopralluogo.
Il divieto è stato giustificato con la presenza di un cantiere e quindi con la pericolosità che questo potrebbe avere su cose e persone non troppo avvezze con l’edilizia.
Un cantiere spettrale quello del polo natatorio: tantissimo il materiale da costruzione scaricato davanti alle porte delle piscine ma degli operai e dei mezzi di lavoro nemmeno l’ombra. Tutto è rimasto come nel 2009 e la struttura lentamente si deteriora ogni giorno di più.
La prossima mossa ufficiale del Municipio sarà la presentazione di un decreto ispettivo da consegnare urgentemente alla Procura di Roma per farsi aprire i cancelli e verificare lo stato del cantiere.
Ancora una volta quindi un nuovo monumento allo spreco e un vergognoso sperpero di denaro pubblico.
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