In Piemonte gli studenti under 26 non pagano i mezzi pubblici

Un progetto pilota che ha due vantaggi: un aiuto concreto ai giovani contro il carovita e un incentivo a non usare l'auto privata e ridurre così lo smog

Uova di Pasqua5
Il Piemonte è la prima regione italiana a prendere un provvedimento molto drastico e impegnativo per favorire i giovani studenti universitari under 26: possono circolare gratuitamente su tutti i mezzi pubblici (bus, metro e tram) interni al capoluogo di provincia dove si frequentano i corsi di studio. 
I requisiti richiesti per ottenere l’abbonamento a costo zero sono:
  • Un reddito Isee non superiore agli 85 mila euro
  • Un libretto universitario che dimostri di essere in regola con gli studi e non trovarsi nella condizione di “studente fuori corso”.
Il meccanismo con il quale gli studenti piemontesi possono accedere all’abbonamento è semplice: basta iscriversi alla piattaforma bip.piemonte.it , con le credenziali Spid o Cie, e richiedere l’abbonamento (intitolato Biglietto Integrato Piemonte), che diventerà caricabile anche su una app.
Il risparmio per ciascuno studenti varia sulla base della rispettiva area di residenza e di studio, con un valore medio tra i 200 e i 300 euro all’anno. Ma il vantaggio del provvedimento non è soltanto economico, quanto anche ambientale. Si tratta di una misura che dovrebbe favorire la scelta del mezzo di trasporto pubblico (un settore che, a sua volta, dovrà  essere rafforzato) e la rinuncia agli spostamenti in auto: in pratica una mobilità più sostenibile, con una significativa riduzione dello smog dovuto al  traffico dei veicoli privati.
 
Il vero problema delle città italiane, specie per i giovani, è il carovita, a partire dalle spese, talvolta folli e speculative, per gli alloggi e quelle per i trasporti e per la spesa.  E questo non si risolve con gli slogan della (falsa) sostenibilità:  qualche alberello piantato in città e qualche luce LED per illuminare le strade. Come si racconta in questo libro. 
Il Mito infranto copertina

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