No spreco domestico: il questionario per capire perché buttiamo il cibo ancora buono

Il progetto di un gruppo di studenti del corso di Laurea Magistrale in Food Industry Management dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in provincia di Cuneo.

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All’interno del nuovo corso di Laurea Magistrale in Food Industry Management dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (UNISG), un gruppo di studenti (Alessia Oderda, Andrea Fissore, Setareh Motevallian, Matteo Landi) ha intrapreso un progetto di ricerca sociologica nell’ambito dell’esame di Sociology of Food Consumers. Il focus dell’indagine è lo spreco alimentare domestico in Italia, un fenomeno che, nonostante la crescente sensibilizzazione, continua a rappresentare una problematica significativa a livello sociale, ambientale ed economico.

L’obiettivo principale della ricerca è duplice: da un lato, raccogliere dati utili per delineare il profilo del consumatore medio italiano in relazione alle abitudini di acquisto, consumo e smaltimento del cibo; dall’altro, proporre pratiche concrete, sostenibili ed efficaci per ridurre gli sprechi alimentari in ambito domestico. L’analisi si concentra su comportamenti quotidiani, scelte alimentari e livello di consapevolezza ambientale, con l’intento di comprendere quali siano gli ostacoli principali al cambiamento e quali strumenti possano favorire una transizione verso una gestione più responsabile delle risorse alimentari.

Gli studenti sono pienamente consapevoli dell’urgenza di affrontare il tema dello spreco domestico in una chiave proattiva, considerando che oltre il 50% dello spreco alimentare complessivo avviene proprio tra le mura domestiche. In questo contesto, la sostenibilità non viene concepita solo come un principio etico, ma come una responsabilità concreta da integrare nella vita quotidiana.

locandina condivisibile

Un aspetto rilevante della ricerca è il ruolo crescente dei social media nella diffusione di messaggi educativi e pratiche virtuose. La comunicazione digitale, se utilizzata in modo strategico, può diventare un canale privilegiato per influenzare positivamente i comportamenti dei consumatori, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione. Hashtag come #NoSprecoDomestico#CucinaSostenibile#FoodWasteAwareness e #ZeroWasteLivingvengono esplorati come strumenti di coinvolgimento collettivo e diffusione di buone pratiche.

La speranza è che, attraverso l’analisi sociologica e la condivisione dei risultati, si possano stimolare riflessioni più ampie sul valore del cibo e sul rispetto delle risorse naturali. I partecipanti al progetto mirano a costruire un modello di comunicazione e di intervento replicabile, che tenga conto dei nuovi trend in tema di sostenibilità, innovazione alimentare e consumo consapevole. In questo senso, la ricerca non si limita alla teoria, ma si propone di offrire soluzioni attuabili e adattabili alla vita quotidiana di ogni consumatore.

Attraverso questo studio, il gruppo di studenti intende contribuire attivamente al dibattito sullo spreco alimentare, mettendo in luce come l’informazione, la creatività e la condivisione digitale possano tradursi in piccoli gesti quotidiani dal grande impatto.

Se vuoi partecipare al questionario: https://pollenzo.qualtrics.com/jfe/form/SV_d4QpuvL5ImkbGxE

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