Nel palazzo confiscato alla mafia nasce un’officina per le biciclette

A Milano, in via Paisiello, uno stabile dei mafiosi si trasforma in un laboratorio per biciclettai. Vi lavoreranno ragazzi provenienti dal carcere minorile Beccaria, con la guida dei volontari.

CICLOFFICINA MILANO –

Il recupero dei beni sequestrati alla malavita organizzata è un vero tesoro sprecato. Spesso immobili e aziende marciscono, senza alcuna destinazione utile per la comunità. Per fortuna, ci sono anche buone pratiche che invece vanno nella direzione opposta e indicano quale possa essere la strada giusta per i beni sequestrati ai mafiosi.

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CICLOFFICINA ZONA LORETO –

A Milano, in uno stabile confiscato ai mafiosi in Via Paisiello, nasce la «Ciclofficina Zona Loreto», grazie all’Associazione gruppo Volontari ed a un maestro biciclettaio.

REINSERIMENTO RAGAZZI DEL CARCERE MINORILE –

La cosa più interessante è che in questa officina lavoreranno ragazzi provenienti dal carcere minorile Beccaria, ai quali sarà data così la possibilità di reinserirsi nella vita civile e di avere un lavoro da svolgere. A Milano, come in tutte le città dove la mobilità urbana è stata stravolta dall’uso sempre più diffuso delle due ruote, il mestiere di biciclettaio è molto richiesto, e spesso manca il ricambio generazionale.

RECUPERO BENI CONFISCATI ALLA MAFIA –

Quanto ai palazzi confiscati alle mafie, sono già 161 quelli che nel capoluogo lombardo sono stati affidati ad associazione di volontariato, pronti a non sprecarli. Accolgono anziani con problemi di disabilità, laboratori di quartiere, spazi per l’artigianato, negozi solidali, abitazioni per famiglie senzatetto. Un percorso da imitare, considerando che in Italia gli immobili confiscati, e in attesa di destinazione, sono 17.577 e le aziende 3.187.

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